Leggere poeticamente l’essere dell’uomo e del mondo è di pochi. La poesia, ogni genere di poesia, è rivelazione delle profondità d’anima, siano esse limpide o torbide, che riflettono paesaggi inconsueti alla esistenza feriale, e possono, nel caso della limpidezza, obbligare fino all’incanto. Il presente libro offre alla lettura quaranta poesie di Piera Paltro, presente e nascosta in queste composizioni come voce che merita di essere pensosamente ascoltata. Una profonda maturità pervade il discorso di Piera, una moralità eccezionale mai moralistica, che convince senza forzare; un delicato gioco di immagini mai stracariche, che guida alla comprensione vibrante, commossa con serietà. Poesia semplice e completa, in cui la poetessa dice di sé: «Io preparo l’arpa / che suonerò soltanto / all’esodo dell’orrore / dai mondi»; e dice a Dio misericordia, con fiducia estrema per sé e per tutti: «Ti capirò / quando mi coglierai /
nell’attimo / e sarò paradiso».
(dalla Presentazione di don Giuseppe Pollano)
Piera Paltro, scrittrice e poetessa torinese, ha scritto moltissimo. I testi editi superano di molto il centinaio, di cui una quarantina di poesia. La produzione poetica è però assai più ampia, perché molte composizioni sono rimaste autografe e scoperte solo dopo la sua scomparsa. Essa spazia dalla contemplazione della natura a profonde esperienze spirituali, dalle vicende storiche alla storia sacra, dalle persone amate alla umanità intera, ed è in vario modo ma sempre rivelazione di una somma naturalezza con Dio.
Le pubblicazioni in prosa sono più numerose: si tratta soprattutto di narrativa per bambini e adolescenti e racconti della vita di personaggi della Bibbia e di santi per giovani e adulti. Alcune sono state tradotte in diverse lingue straniere.