La critica finora ha prestato poca attenzione al De paradiso (= par.) e al De Cain et Abel (= Cain et Ab.) di Ambrogio. Chi voglia averne qualche notizia deve ricorrere per lo più alle storie generali della letteratura cristiana antica, alle patrologie o alle biografie ambrosiane; e troverà, come è naturale attendersi da opere di tal genere, qualche breve informazione concernente la cronologia, il contenuto, il carattere o le fonti dei due scritti.
A prescindere da quanto è detto, in una prospettiva prevalentemente filologica, nell'introduzione alla prima (e fino ad oggi unica) edizione critica, quella di Karl Schenkl, solo l'ultima delle questioni di cui si è detto, la questione delle fonti, ha attratto l'interesse degli studiosi. Citate in lavori che riguardano il pensiero di Ambrogio in riferimento a singoli passi, le due opere, innsé e per sé, si può ben dire siano state trascurate.
Introduzione di A. Trape, R. Russell e S. Cotta; traduzione e note di D. Gentili.
Agostino attacca il vescovo manicheo Fausto sulle questioni cruciali della controversia: la critica dell'A.T., le interpolazioni del N.T., la nozione di Dio, l'incarnazione. Questo tomo pubblica i primi 19 capitoli.
Edición bilingüe con el texto latino de la edición crítica leonina.
Traducción y anotaciones por una comisión de PP. Dominicos presidida por Francisco Barbado Viejo, OP.
Este undécimo volumen comprende: Tratado del Verbo encarnado, versión Francisco José Ayala, OP; introducciones Manuel Cuervo, OP.
Reimpresión de la edición de 1960.