Il legame tra i due argomenti trattati dal dossier è palese: Mosè, figura principale dell'ebraismo, legislatore e mediatore tra Dio e il suo popolo, ha condotto Israele fuori dall'Egitto verso la terra promessa. La Pasqua ebraica, festeggiata secondo diverse modalità tra i giudei e i samaritani, ricorda proprio questo avvenimento cruciale.
Il dossier illustra la sfaccettata civiltà fiorita nella parte settentrionale dell'Africa, corrispondente agli attuali stati di Libia, Tunisia e Algeria, tra il I e il VII secolo, presentandone le vicende storiche, politiche, religiose e artistiche.
Le origini del popolo di Israele oscillano tra la fondazione carismatica di Abramo e quella istituzionale di Mosè. Dopo il ritorno dall'esilio di Babilonia, nel vecchio Regno del Sud hanno origine due fazioni contrapposte: da una parte gli stanziali rimasti nella terra di Giuda, dall'altra gli esuli di ritorno. Mentre i primi riconoscevano in Abramo le origini israelitiche, i secondi le facevano risalire a Mosè. Il dossier di questo numero della rivista presenta con competenza e lucidità, a firma dei massimi esperti in materia, i nodi del dibattito sull'identità nazionale del popolo eletto.
Due anni fa una scoperta archeologica pretendeva di rinnovare le nostre conoscenze sulla famiglia umana di Gesù: un ossuario trovato a Gerusalemme menzionava Giacomo, "figlio di Giuseppe, fratello di Gesù". Questa iscrizione è poi stata riconosciuta come un falso, ma ha riaperto un dibattito antico quanto la cristianità stessa: chi erano i parenti di Gesù? E, al di là di questo, Maria com'è diventata, nel corso dei primi secoli, una figura essenziale del cristianesimo? Il dossier ripercorre la storia di Maria e della parentela di Gesù negli scritti dei primi autori cristiani.
Il dossier è dedicato a due aree geografiche intimamente connesse alla storia antica del cristianesimo. Cipro, a partire dall'epoca di san Paolo, ebbe un ruolo determinante nella diffusione della nuova religione, mentre in Cappadocia, terra contrassegnata dal misticismo già nell'antichità, operarono i tre famosi "Padri" Basilio di Cesarea, Gregorio di Nissa e Gregorio di Nazianzo.