Pierre-Maurice Duhem, fisico teorico, filosofo e storico della scienza, critico del meccanicismo, pioniere degli studi sulla termodinamica, è stato indubbiamente una delle figure più rilevanti dell'epistemologia europea tra fine Ottocento e inizi del Novecento. Abitualmente considerata espressione del convenzionalismo e dello strumentalismo, per il fatto di aver messo in discussione i concetti fondanti e le fondamentali categorie interpretative della scienza moderna, l'epistemologia di Duhem, secondo la lettura che viene proposta in questo volume, sa piuttosto prendere le distanze dal nominalismo, dal relativismo, dallo scetticismo e non si contrappone alle esegesi che afferiscono al realismo scientifico.