In quest'opera si ripercorrono gli attimi salienti del movimento della Resistenza, diffusosi in tutta Europa durante la Seconda Guerra Mondiale. Le tappe lungo le quali si snoda il racconto dell'autore procedono attraverso l'analisi delle differenti formazioni partigiane italiane ed europee, condotta mediante l'esame delle lettere degli stessi partigiani condannati a morte e intervallata da frequenti e talora toccanti citazioni tratte dalle testimonianze scritte.
L'autore, con uno stile essenziale, emozionante, divertente e provocatorio al tempo stesso, tocca molti temi cruciali di questo nostro vivere quotidiano messo in crisi dai falsi valori, dalla cultura dell'apparenza, dalle paure e dalle illusioni. Egli interagisce in modo confidenziale con il lettore esortandolo ad annotare le proprie riflessioni in appositi spazi e dando vita ad un testo con più piani di lettura, che non deve essere necessariamente letto dalla prima all'ultima pagina, ma sfogliato e gustato in modo diverso a seconda del proprio stato d'animo.
Il testo esplora la dialogica tra la tecnica e l'agire umano e fornisce un'interpretazione della tecnologia nella società della conoscenza. Da tale analisi l'attenzione si sposta sulle tecnologie dell'educazione e sulla loro capacità di favorire l'apprendimento. In particolare vengono analizzati i linguaggi e il loro ruolo di mediazione nella conoscenza, gli ambienti di apprendimento e i dispositivi per l'on-line, esplorando anche le nuove frontiere aperte alla sinergia tra l'e-learning, knowledge management e agenti intelligenti, da cui sta emergendo l'e-learning 3.0.
La storia cromatica è la narrazione, costruita secondo la libera forma del saggio-racconto, delle vicende di personalità e di aspetti della musica antica e medioevale rivisitate attraverso il nesso, tanto problematico quanto realistico, di armonia e di metafisica, cioè nella prospettiva che il mondo moderno, nella sua temperie laicistica e specialistica, considera affatto perenta. I valori espressi dal pensiero musicale e filosofico della civilitas classico-cristiana rappresentano invece un riferimento imprescindibile non soltanto per l'Occidente, ma per l'humanitas d'ogni epoca e luogo.