Il poster offre uno sguardo d’insieme sulle religioni, un ‘colpo d’occhio’ sul variegato e complesso mondo del fenomeno religioso, così come si manifesta ai nostri giorni. Tratteggia con essenzialità le principali religioni presenti sul pianeta: cristianesimo, ebraismo, islam, induismo, giainismo, zoroastrismo-parsismo, sikhismo, shintoismo, buddhismo, religioni cinesi, religioni etniche, religione baha’i. Di ogni religione presenta sinteticamente il contesto storico e culturale in cui è nata, l’eventuale fondatore, il libro o i libri sacri, gli aspetti fondamentali della dottrina e delle norme etiche a cui si ispira. Un planisfero consente di cogliere immediatamente, grazie all’utilizzo del colore, la distribuzione dei vari credo sulla superficie del pianeta.
Il retro del poster offre inoltre alcuni itinerari sul tema, suggeriti da p. Rinaldo Paganelli.
Note sull’autore
Sergio Bocchini (1949), sposato, due figli, abita a Torino. Ha conseguito il dottorato in teologia con una tesi sulla religiosità popolare buddhista. Insegna da molti anni nel Liceo scientifico “A. Gramsci” di Ivrea (TO) e tiene corsi di Storia delle religioni all’Università popolare eporediese. Ha pubblicato studi su riviste specializzate e ha curato, in passato, il settore «Didattica delle religioni» per la rivista Religione e scuola. Tra i suoi libri, ricordiamo: Frammenti di speranza: detti, racconti e parabole delle religioni, Padova 1997; volumetti divulgativi e didattici: Tra oroscopi e magia; Processo alla religione; Una religione vale l’altra?; Confronto con il buddhismo (tutti presso Elle Di Ci). Graditi ad alunni e insegnanti i due recenti sussidi 60 e 90 Schede per l’insegnamento della religione nella scuola superiore, biennio e triennio (EDB, Bologna 1999), ai quali hanno fatto seguito 20 e 30 Nuove schede tematiche per l’insegnamento della religione cattolica nella scuola superiore, biennio e triennio (EDB, Bologna 2001); Religione e religioni. Biennio (EDB, Bologna 2002), Religione e religioni. Triennio (EDB, Bologna 2003).
L'idea che al di fuori di noi gli uomini o altri enti possano influenzare il corso delle cose nella natura e nella storia è presente in tutte le culture. Ma è nel bacino del Mediterraneo, nel corso del primo secolo avanti Cristo, che diviene popolare la pratica di rappresentare gli dèi in forma umana. Poiché essi compiono azioni destinate ad avere effetto sugli uomini, vengono ricordati i grandi avvenimenti in cui non manca l'intervento di un dio chiamato in soccorso. La cultura greca offre la possibilità di rendere pubblici questi racconti sia nel teatro che nelle espressioni tradizionali della poesia e del canto. È in questo contesto che i miti si configurano come storie o, più semplicemente, come "esposizioni". Essi, infatti, sono essenzialmente racconti tradizionali rilevanti per chi parla e per chi ascolta, caratteristiche che consentono di interpretare le narrazioni di molte culture come miti, di compararle e di sottoporle allo sguardo della storia delle religioni. Tuttavia, un'unica disciplina non basta a esaurire il fenomeno della narrativa tradizionale nel mondo antico poiché i miti sono un punto di intersezione culturale - un crocevia - in cui si incontrano la prassi e la riflessione religiosa, la semantica e l'immagine della storia, le forme di comunicazione e la vita quotidiana degli antichi.
Nella Bibbia i riferimenti alla figura del medico sono scarsi e frammentari, se si fa eccezione per il Siracide, per le pagine del Vangelo di Marco dedicate all'attività terapeutica di Gesù e per un proverbio molto conosciuto nella letteratura antica, "medico cura te stesso", noto ancora oggi grazie al Vangelo di Luca. Un breve viaggio in Egitto e Mesopotamia oltre che nell'Antico e nel Nuovo Testamento, nei testi ebraici, arabi e nel corpus ippocratico consente di ripercorrere il rapporto tra medicina e religione nel mondo antico e di attualizzare e declinare il significato del proverbio in chiave biblica (salva te stesso), filosofica (conosci te stesso), psicologica (analizza te stesso) e professionale (abbi cura di te). Una riflessione che riguarda ogni persona e, in particolare, coloro che hanno il compito di aiutare chi vive situazioni critiche e ha bisogno di attenzioni e cure.