Terzo volume della serie "Storia intellettuale dell'Occidente", questo saggio indaga il Rinascimento, tradizionalmente visto come l'inizio di una indefinita fase di progresso, analizzandone il momento del declino e della crisi. Considerando l'intero complesso della cultura europea, l'autore ricapitola i tratti caratteristici del Rinascimento inteso come un generale e ottimistico moto di "liberazione" dell'individuo, del sapere, del tempo, dello spazio e mostra come quella stessa liberazione generasse timori e chiusure e come, sotto il segno dell'inquietudine e dell'angoscia, convivessero moti contrari. Osservata dalla prospettiva della fine, la cultura rinascimentale appare attraversata da ambiguità e contraddizioni, luci e ombre.