Storia del nazismo significa storia del Führer, ma anche storia della Germania e del popolo tedesco, che, usciti sconfitti e umiliati dalla Grande guerra, dal 1933 precipitano in una dittatura che li avrebbe portati, in un forsennato sogno di dominio, al disastro di una guerra europea. Una chiara sintesi sulla parabola del nazionalsocialismo: dall'ascesa politica di Adolf Hitler alla guerra e alle sue drammatiche conseguenze.
Ermanno Gorrieri, una delle figure che meglio hanno espresso la tradizione del cattolicesimo democratico e sociale nell'Italia del Novecento. Comandante partigiano, sindacalista, cooperatore, dirigente della Dc, deputato, consigliere regionale, ministro, saggista e polemista, autore di ricerche in campo economico e sociale che gli sono valse la laurea "honoris causa" in sociologia, innovatore della storiografia della Resistenza ed infine protagonista nella diaspora del partito cattolico. All'attività "sul campo" ha affiancato un'intensa produzione di analisi e proposte, con interventi sulla stampa e libri - editi per il Mulino - che hanno fatto epoca nel dibattito nazionale. Da "La Repubblica di Montefiorino" (1966), al famosissimo "La giungla retributiva" (1972), fino alla "summa" del suo pensiero e della sua ricerca sociale, "Parti uguali fra disuguali" (2002). La biografia che il volume presenta è frutto della ricerca - coordinata da Paolo Pombeni, autore del saggio introduttivo - di tre giovani studiosi, che hanno ricostruito in dettaglio l'intero percorso civile e politico di un uomo che seppe unire passione, ragione e un rigore personale "francescano" nel farsi carico della responsabilità del suo ruolo, fino all'ultimo, di fronte alle grandi trasformazioni del suo tempo.
Mirco Carrattieri è dottore di ricerca in Storia contemporanea. E' presidente di Istoreco e vicedirettore di "RS-Ricerche Storiche". Tra le sue pubblicazioni più recenti, "Piccola patria, grande guerra. La Prima guerra mondiale a Reggio Emilia" (Bologna, 2008). Michele Marchi è dottore di ricerca in Storia contemporanea. E' membro delle redazioni di "Ricerche di Storia Politica", "Nuova Informazione Bibliografica" e del "Centro Studi Progetto Europeo". Ha pubblicato per il Mulino, con R. Brizzi, "Charles de Gaulle" (2008). Paolo Trionfini è dottore di ricerca in Storia del movimento sindacale. Dirige l'Istituto per la storia dell'Azione cattolica e del movimento cattolico in Italia "Paolo VI". Ha pubblicato, con G. Vecchio, "L'Italia contemporanea. Un profilo storico (1938-2008)" (Bologna, 2008).
La questione di Gerusalemme origina in gran parte dalla mancata applicazione della risoluzione 181 dell'ONU (1947), che costituiva la città e i suoi Luoghi Santi in un corpus separatum sotto amministrazione internazionale. L'inestricabile legame tra gli aspetti religiosi e politici che la caratterizzano e la difficile situazione della regione rendono assai ardua la sua soluzione attraverso i tradizionali meccanismi del diritto internazionale. Non è certo un caso se, quando a metà del 2000 israeliani e palestinesi si sono riuniti a Camp David per cercare di comporre il loro secolare conflitto, siano state soprattutto le complesse problematiche di Gerusalemme a determinare il fallimento dei negoziati.