L'Europa ha perso slancio e vigore. E si è allontanata la prospettiva di una federazione europea. Le rigide politiche di austerità ma anche le resistenze opposte alle riforme strutturali hanno diviso l'Unione tra un'area forte nordica e mitteleuropea a trazione tedesca e un'area debole meridionale e mediterranea. Le conseguenze della crisi esplosa nel 2008 hanno aggravato questa spaccatura, accresciuto i pericoli di stagnazione economica, generato vaste sacche di povertà e di emarginazione sociale, accentuato le nevrosi dell'opinione pubblica, alimentando un'ondata di sfiducia e di scetticismo. Per sopravvivere e tornare padrona del proprio destino, l'Europa deve riacquisire la sua ragion d'essere originaria con una strategia incentrata sugli obiettivi dell'integrazione politica, della crescita e della competitività. Di questo compito dovrebbe farsi carico, per prima, la Germania, che ha conquistato negli ultimi anni un ruolo economico preminente senza però assumersi funzioni e responsabilità di leadership politica per costruire, insieme agli altri partner, un'Europa più equilibrata e solidale. Valerio Castronovo ha analizzato le vicende dell'Europa, a partire dalla caduta del Muro di Berlino: l'allargamento a Est e le sue complesse modalità, la nascita dell'euro e i problemi dell'unione monetaria, i controversi rapporti fra i paesi membri, il naufragio del progetto costituzionale, le relazioni ambivalenti con gli Stati Uniti...
Famiglia, stipendi, petrolio, acqua, cibo, lavoro, computer, reati: un viaggio fra i piccoli dettagli e le grandi tendenze sociali, economiche e tecnologiche di un domani che sembra lontano ma è già dietro l'angolo. In un libro avvincente come un romanzo, Roberto Ippolito tratteggia il bello e il brutto che stiamo costruendo. Lo accompagnano in questa impresa ventidue esperti: Tito Boeri, Paolo Bosi, Andrea Branzi, Eugenio Cialfa, Innocenzo Cipolletta, Marta Dassù, Ferruccio De Bortoli, Paolo Fabbri, Maurizio Galante, Gian Maria Gros-Pietro, Roberto Maragliano, Rosario Mazzola, Yves Mény, Antonio Navarra, Paolo Onofri, Andrea Pininfarina, Gino Roncaglia, Pia Saraceno, Bernardo Secchi, Francesco Taroni, Piero Luigi Vigna e Anna Laura Zanatta.