C'è una grande letteratura sulla povertà. E c'è un importante dibattito statistico internazionale sugli strumenti per misurare la povertà: relativa, assoluta, estrema. Non è solo un problema terminologico. È necessario per cogliere alcuni passaggi del cambiamento in cui siamo immersi. Capire meglio la "povertà" per aiutare a combatterla, evitando che si radicalizzino sentimenti di fragilità sociale e di insicurezza nella popolazione, che possono fare crescere antagonismi sociali, fino a combattere i "poveri" e non la povertà: è una necessità. Questo Rapporto, nato dalla collaborazione tra la Comunità di Sant'Egidio e la Camera di Commercio di Roma, parte di un progetto assieme al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, scaturisce da questa esigenza. Il centro di questo Rapporto è Roma e il Lazio, anche se in molti casi c'è un raffronto nazionale e, in qualche misura, si offre un quadro del Paese, almeno delle tendenze. Non c'è la pretesa di fare il punto statistico, per l'impossibilità di unificare e confrontare fonti diverse, anche cronologicamente. Ma è uno sforzo di comprensione, dal basso, che cerca di leggere nelle fonti esistenti e attraverso approfondimenti che provengono dall'esperienza e dallo studio di ricercatori della Comunità di Sant'Egidio sulla marginalità, le linee di cambiamento, le tendenze, i tratti reali della sofferenza, avanzando, quando possibile, qualche suggerimento e linea di risposta e di contrasto del disagio.
Sono ormai dieci anni che La Parola di Dio ogni giorno, di volta in volta, si propone di aiutare la preghiera quotidiana. Lungo questi anni abbiamo commentato i libri della Sacra Scrittura. L'intento è di commentarli tutti.
Crediamo infatti che sia utile leggere tutta la Bibbia e leggerla pregando. Sentiamo vera l'esortazione dell'apostolo Paolo al giovane discepolo Timoteo: "Tutta la Scrittura, ispirata da Dio, è anche utile per insegnare, convincere, correggere ed educare nella giustizia, perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona" (2 Tm 3,16-17).
Oggi, ancor più di ieri, abbiamo bisogno di ascolater il Signore e di rivolgere a Lui la nostra preghiera.
La Parola di Dio ogni giorno 2011 vuole essere un piccolo aiuto per alzare i nostri occhi e i nostri cuori verso l'Alto, verso il Signore. Li alziamo per noi e per il mondo, perché il prossimo decennio sia segnato dalla speranza di un tempo nuovo.
La radice della speranza è la preghiera. E' questo l'umile intento di queste pagine che ci accompagneranno all'inizio del secondo decennio del nuovo secolo.