Il premio Nobel per l’economia Robert William Fogel ci propone uno stimolante saggio su un tema da sempre fondamentale nella storia dell’umanità: la fuga dalla fame. Negli ultimi tre secoli uomini meglio nutriti, e quindi più sani e longevi, hanno raggiunto enormi traguardi dal punto di vista dello sviluppo tecnologico e sociale, portando a un miglioramento sostanziale delle condizioni di lavoro e di vita. A partire dal 1700, e con un eccezionale incremento nel corso del XX secolo, le popolazioni di Stati Uniti, Giappone ed Europa occidentale hanno raddoppiato la durata della loro vita.
Introducendo l’innovativo concetto di ‘tecnofisio evoluzione’, vale a dire quella complessa interazione sinergica che si attua tra i progressi nelle tecniche di produzione e gli sviluppi nella fisiologia umana, Fogel mette in luce lo stretto rapporto esistente tra buona qualità dell’alimentazione e prosperità di una società, ma delinea anche con chiarezza le sfide che la ‘fuga dalla fame’ comporta. In particolare, l’aumentata longevità ha condotto a una crescita esponenziale delle richieste di cure mediche, tanto che la sanità può essere considerata l’industria ‘in crescita’ del nostro tempo e del futuro prossimo. Tramite la sua domanda di prodotti di alta tecnologia e di personale specializzato, l’assistenza sanitaria potrà essere il motore della crescita economica, proprio come lo è stata l’elettrificazione nel corso della prima metà del XX secolo. Per realizzare questa potenzialità sarà però necessario un radicale ripensamento delle forme di finanziamento economico del settore.
Il testo spazia dall’economia alla medicina, dalla biologia alle scienze sociali, con argomentazioni sostenute da una straordinaria quantità di dati empirici ed espresse in una sintesi di grande capacità interpretativa.
Robert William Fogel ha ricevuto il premio Nobel per l’economia nel 1993. Insegna Istituzioni americane all’Università di Chicago, presso la quale dirige anche il Centro per l’Economia della Popolazione. Tra le sue numerose pubblicazioni, Time on the Cross: The Economics of American Negro Slavery (con Stanley L. Engerman), Without Consent or Contract: The Rise and Fall of American Slavery e The Fourth Great Awakening and the Future of Egalitarianism.
Chiesa e mondo feudale nei secoli X-XII vuole essere soltanto un titolo d'insieme entro il quale l'apporto specifico di studiosi particolarmente qualificati ha tentato di inquadrare tutta la complessa problematica che riguarda il confronto della Chiesa e delle sue strutture, consolidate nell'età carolingia, con ogni forma di potere esercitato in parte dalla Chiesa stessa e in parte dalle signorie laiche in una società in profonda trasformazione. Studiosi di diverse discipline hanno illustrato le molteplici manifestazioni della presenza della Chiesa nel mondo di allora. Ne è risultata una immagine di Chiesa e società ancorata su base documentaria assai più solida, atta a favorire una migliore comprensione di fenomeni che si collocano in momenti nodali nello sviluppo della civiltà europea.
Wall Street, settembre 2008: il fallimento della banca d'affari Lehman Brothers segna l'inizio della grande crisi che in questi anni ha causato tanta sofferenza. Si è trattato di un vero e proprio infarto del cuore del sistema finanziario mondiale. La metafora è semplice e immediata. Nella riflessione del sociologo Mauro Magatti, attento da sempre ai rapporti tra mondo economico e società, la figura dell'infarto diventa strumento efficace per capire la crisi e immaginare una prospettiva per il suo superamento. Come l'infarto si cura in prima battuta con un farmaco salvavita per evitare la morte del paziente, così il collasso del sistema è stato evitato dall'immissione di liquidità da parte degli Stati: un intervento tampone, però, insufficiente a rimuovere le cause. Occorre invece, come nel caso del paziente infartuato, analizzare con lucidità le cattive pratiche comportamentali che hanno portato alla crisi, l'infernale congegno del capitalismo tecno-nichilista che riduce l'uomo a una sorta di 'macchina desiderante' mai appagata e mai felice, quel consumatore insaziabile che dovrebbe alimentare una crescita senza fine. Se si vuole evitare lo schianto finale del sistema anche sotto il peso di un'ingestibile infelicità collettiva, vanno individuati, oltre a logiche economiche diverse, nuovi stili di vita, nuovi paradigmi mentali che permettano di recuperare quella relazione tra economia e società, tra efficacia tecnica e sviluppo umano, sistematicamente negata...
Nel volume sono contenuti parzialmente gli atti di due iniziative culturali di ampio respiro, promosse nel 2015 dal Centro di Ateneo per la Dottrina sociale della Chiesa dell'Università Cattolica del Sacro Cuore. Tutti i contributi qui presentati, da diverse prospettive (teologica, economica, filosofica, politica, storica) e a partire da tematiche decisive quali lo sviluppo umano integrale, la promozione della pace e la responsabilità verso il creato, convergono ad attestare quanto sia stato fecondo il magistero di Paolo VI e come continui a portare frutti nella vita della Chiesa e del mondo. Le porte che ha aperto non si sono fortunatamente più chiuse e le strade tracciate sono state ampiamente percorse, al punto che la sua eredità è per molti aspetti tuttora viva e ispiratrice dentro la Chiesa. Il libro esce in occasione del 50° anniversario della Populorum progressio e vuole essere un segno di intensa e profonda gratitudine della nostra Università nei riguardi di Paolo VI, papa dei molti inizi.