Il volume riproduce l'edizione del 1614 del Rituale Romanum di Paolo V. La presentazione e di Achille Triacca, l'Introduzione e le Appendici sono di Manlio Sodi e di Juan Javier Flores Arcas. Fra i libri liturgici tradizionali della liturgia romana, pubblicati sulla scia del Concilio di Trento, il Rituale, dal punto di vista cronologico, e l'ultimo. Lo avevano preceduto il Breviarium Romanum (1568), il Missale Romanum (1570), il Martyrologium Romanum (1584), il Pontificale Romanum (1595-1596) e il Caerimoniale Episcopurum (1600). Tutti i testi (tranne il Martyrologium di imminente pubblicazione) fanno parte della collana Monumenta Liturgica Concilii Tridentini. Il Rituale Romanum di Paolo V, qui riprodotto in edizione anastatica, contiene le formule e i riti che il sacerdote e l'assemblea devono seguire per la celebrazione di sacramenti e sacramentali (comprese le benedizioni e gli esorcismi).
Da piccola, Caterina de Bar aveva visto in sogno sette ostensori. Quel sogno profetico non l’aveva mai dimenticato, nella certezza che avrebbe fondato sette monasteri. Così è avvenuto. Questi monasteri furono ben sette ostensori per un Regno e – come dice chiaramente madre Mectilde – questo Regno noi lo possediamo, perché «è Gesù Cristo, che come un lievito è in noi e fa delle nostre anime un pane molto saporito per Dio. [...] Il granello di senape imprime in noi la fede che
ci è stata infusa nel battesimo: questo granello, questa fede nuda e pura tende le sue braccia fino a Dio stesso». Sì, il granello, questa fede nuda e pura che tese le sue braccia fino a Dio,
ha prodotto bei frutti nella vita di madre Mectilde de Bar, che è vissuta di fede, speranza e carità, desiderando diffondere il culto e l’adorazione eucaristica in tutto il mondo.
L'autore
Marie-Cécile Minin è una monaca benedettina dell’adorazione perpetua del Santissimo Sacramento, Monastero SS. Trinità di Ghiffa (VB). Ha pubblicato Le Message marial de Catherine de Bar, Mère Mectilde du Saint-Sacrement, 1614-1698 (Pierre Téqui, Paris 2001). Cura articoli su Madre Mectilde de Bar per il trimestrale Deus Absconditus del Monastero di Ghiffa.