Le grandi scelte della vita sono spesso segnate dal Forever finale. L'amicizia, l'amore, le relazioni belle sono segnate da questa promessa. Ma qualcuno spesso ci riporta giù dai nostri sogni e ci dice che il Forever, "per sempre" non esiste. Nel cammino di Quaresima che si apre davanti ciascuno, ancora una volta il Signore ci ricorda il suo Forever per noi e per la nostra vita. Il Signore ci ridice che per sempre sarà al nostro fianco, che non ci tradirà, che ci farà sentire la Sua presenza anche quando sembra che le forze vengono meno e la nostra testa è altrove. Lui si fida di noi sempre, Lui fa il tifo per noi sempre, Lui mai si stanca delle "nostre lune storte". Lui scommette su di noi, sempre! Per tutto il tempo di Quaresima e per tutto il tempo di Pasqua, ogni "santo" giorno, un piccolo commento al Vangelo e una preghiera aiuteranno il Giovanissimo a vivere questo tempo con più "respiro" nel cuore.
La vita di Gesù appare come lo svolgimento di un grande dibattito, prima nelle strade e nelle piazze, dove egli ha insegnato e ha compiuto segni e prodigi, poi nelle aule di giustizia, con il processo vero e proprio, la cui sentenza è divenuta determinante nella storia della salvezza. Anche il Maestro viene di fatto giudicato per quello che ha detto, per ciò che è stato, per ciò che ha fatto. Il processo più famoso della storia ha come attore protagonista Gesù, e tutto ruota attorno alla sua persona. Ma c'è un altro attore, non protagonista, che diviene determinante: Pilato. La sua figura è in discussione da secoli. L'evangelista Giovanni gli dà uno spazio ampio, segno che ha qualcosa di importante da comunicare. Il libro offre al lettore uno studio completo sul processo. L'autore tiene conto degli studi disponibili sull'argomento, sia dal punto di vista storico che da quello giuridico, e li unisce sviluppando l'esegesi di Gv 18,28-19,16a. Il lettore potrà scoprire "chi è davvero Gesù" ed "entrare nella storia narrata": nell'incontro fra Gesù e Pilato potrà immedesimarsi e riconoscere forse tratti della propria personalità, nell'accettazione o nel rifiuto di lui.
Il volume raccoglie tutti i discorsi e le omelie di Sua Santità Benedetto XVI durante il Viaggio apostolico in Spagna per la XXVI Giornata Mondiale della Gioventù.
Walk in progress è il sussidio pensato dall'Azione cattolica italiana per gli educatori che si occupano della formazione dei giovanissimi (15-18 anni) per l'anno 2011-2012. Il testo è formato da sei moduli formativi, attraverso cui declinare nel corso dell'anno il tema della vocazione a partire da alcuni brani del Vangelo di Marco. Il testo include anche tre dossier per la formazione dell'educatore sulla vocazione educativa, su giovanissimi, educatori e assistenti e su giovanissimi e mondo del lavoro. In allegato vi sono anche un fascicolo sull'accompagnamento spirituale dei giovani, Amici nella fede. Per la vita, e un dvd con i commenti a brani di Vangelo utilizzati nel testo, un cortometraggio di presentazione del tema, video di testimonianze ed esperienze e molti materiali utili per le attività. In vendita abbitata a Walk in progress trovi anche Per mano, il testo personale per la formazione e la preghiera dei giovanissimi.
"Il Primo vocabolario del bambino-PVB" (adattamento italiano del "MacArthur-Bates Communicative Development Inventory-CDI"), è un questionario per i genitori di bambini fra 8 e 36 mesi. Diffuso in Italia già da diversi anni, è molto utilizzato per lo studio e la valutazione della comunicazione e del linguaggio in bambini con sviluppo tipico e atipico. In questo volume, indirizzato a neuropsichiatri infantili, psicologi, logopedisti, terapisti e pediatri, sono presentati i nuovi dati normativi relativi alla versione originale (Forma lunga) della scheda "Parole e Frasi", e quelli relativi ad un nuovo strumento, la Forma breve della stessa scheda, particolarmente adatta in progetti di screening per l'individuazione di bambini a rischio per problemi di comunicazione e/o linguaggio. Il libro ripercorre le tappe principali dell'acquisizione del linguaggio, le differenze individuali e gli indici di rischio. Queste conoscenze sono la base per comprendere la costruzione dello strumento e le sue finalità, facilitando così l'interpretazione dei dati normativi. I questionari, le figure, le tabelle relative ai valori normativi e la scheda di sintesi del profilo del bambino sono anche reperibili sul sito www.francoangeli.it/Area_multimediale.
Il volume presenta gli atti del seminario di studio «La figura del prete» (Roma, 17-18.6.2005), volto a dar conto della comprensione della figura del presbitero nella sua attualità storica e culturale. La prospettiva è anche quella di guardare al futuro, al fine di interpretare l’evoluzione che il ministero presbiterale sta compiendo in questi anni in Italia. Qual è la figura del prete in questa Chiesa italiana sospinta a rinnovarsi, a scegliere i modi più adeguati per svolgere il proprio ministero in una società profondamente cambiata?
L’esercizio del ministero del prete e particolarmente del parroco si articola oggi su tre diversi ‘livelli’: quello personale-quotidiano (il prete, la sua attività, le sue condizioni di vita, la sua spiritualità), quello istituzionale (il prete nella Chiesa, nella comunione col presbiterio, nel legame con il vescovo, nella pastorale integrata), quello socio-culturale (il prete in rapporto alla società e alla cultura odierne).
In un mondo dai tratti secolarizzati che pur manifesta una ricerca religiosa, in una società segnata dall’indifferenza che tuttavia pone al centro di molti dibattiti la religione, solo l’intreccio dei tre ‘livelli’ può consentire di tradurre in opportunità le obiettive difficoltà della situazione, superando l’intimismo, la rassegnazione, la riduzione della Chiesa a un piccolo gruppo, la cura elitaria del ‘vicini’.
Sommario
Introduzione (G. Ambrosio). Il profilo del prete nella cultura contemporanea (U. Folena). Il ruolo del prete nelle trasformazioni delle istituzioni e delle organizzazioni religiose. Temi di un’analisi sociologica (L. Diotallevi). I preti secondo i mass-media (D.-E. Viganò). Il prete nella Chiesa italiana della seconda metà del Novecento (A. Riccardi). Conclusioni (G. Ambrosio).
Note sull'autore
Il Servizio Nazionale per il Progetto Culturale della CEI ha pubblicato con EDB: L’Europa sfida e problema per i cattolici. II Forum del Progetto Culturale, 2000; Libertà della fede e mutamenti culturali. III Forum del Progetto Culturale, 2001; Il futuro dell’uomo. Fede cristiana e antropologia. IV Forum del Progetto Culturale, 2002; Di generazione in generazione. La difficile costruzione del futuro. V Forum del Progetto Culturale, 2003; Ripensare la parrocchia, 2004; A quarant’anni dal Concilio, 2005; assieme all’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della CEI: Parabole mediatiche. Fare cultura nel tempo della comunicazione, 2003.
Il volume è il catalogo della mostra di Roma (Palazzo Altemps, 18 aprile - 7 settembre 2014). La mostra, promossa dalla Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma e curata da Filippo Coarelli, si tiene in occasione del quinto centenario della scoperta di 10 tra le sculture che componevano il cosiddetto Piccolo Donario Pergameno, e ora esposte per la prima volta insieme. Il complesso scultoreo riproduceva parte del più articolato ex voto per le vittorie ottenute da Attalo I (269 a.C. - 197 a.C.), la cui versione originale in bronzo si trovava sull'Acropoli di Atene. A differenza delle copie romane giunte a noi, in questo caso erano rappresentate non solo le immagini dei vinti, i galati, ma anche quelle dei vincitori con scene mitologiche della Gigantomachia, della Amazzonomachia, della Medomachia e della Galatomachia.
Daniele Comboni (1831-1881) visse in Sudan proprio quando le società e le economie tradizionali stavano per essere travolte dagli effetti della scoperta delle sorgenti del Nilo. La sua opera di evangelizzazione si inserì nella complessa trama di rapporti politici, diplomatici ed economici che avevano come soggetti le potenze europee, l'Egitto e le compagnie commerciali, e come oggetti l'avorio e le popolazioni subsahariane. A queste Comboni si dedicò infaticabilmente, combattendo il commercio degli schiavi e sognando e progettando l'autogoverno del continente, in base al principio della "rigenerazione dell'Africa coll'Africa stessa".