Che cosa si intende per ideologia "clerico-fascista"? Quali furono i rapporti tra Santa Sede e fascismo? È possibile rispondere a queste domande ripercorrendo la biografia di Filippo Crispolti. Intellettuale, giornalista, esponente di spicco del movimento cattolico di inizio Novecento e direttore di quotidiani tra cui «Avvenire», Crispolti aderì al Partito popolare italiano prima e al fascismo poi. Fu uno dei massimi interpreti di quel cattolicesimo nazionale emerso a metà Ottocento e consolidatosi con il Regime fascista e grazie alla politica filo-cattolica inaugurata da Mussolini. Una prospettiva inedita che aggiorna - grazie a recenti ritrovamenti archivistici - il dibattito storiografico in merito al tortuoso incontro tra cattolici italiani e idea di nazione e al coinvolgimento delle destre cattoliche nel consolidamento del fascismo.
Dei sei missionari (cinque preti e un artigiano) che don Nicola Mazza inviò in Africa Centrale nel settembre 1857, don Francesco Oliboni fu il primo ad essere colpito dal micidiale clima africano. La morte lo coglie il 26 marzo del 1858, dopo quaranta giorni dal suo arrivo nella stazione missionaria di Santa Croce sul Nilo Bianco. In questo volume Ezio Filippi ne raccoglie 22 lettere, quasi tutte inedite, che riguardano la sua breve esperienza africana. Vi si rivela una personalità straordinaria di cultura e fede.