Era la Belle Époque, un'epoca precedente i viaggi aerei e la radio, sul ciglio di una rivoluzione nel mondo della fotografia e della produzione cinematografica, quando Burton Holmes(1870-1958) intraprese un viaggio lungo una vita per portare il mondo a casa. Dagli ampi boulevard parigini alla Grande muraglia cinese, dalla costruzione del canale di Panama all'eruzione del Vesuvio nel 1906, Holmes, che si dedicava alla ricerca di "cose belle in giro per il mondo", si costruì una carriera condividendo le sue storie, le fotografie e le riprese a coloricon pubblico ed estimatori in tutta l'America. Fu lui a coniare il termine "travelogue" (diario di viaggio) nel 1904 per pubblicizzare la sua singolare performance, che faceva appassionare il pubblico con un racconto di due ore accompagnato dalla proiezione tramite lanterna magica di colorate immagini dipinte a mano e di alcuni dei primi filmati mai realizzati. Parigi, Pechino, Delhi, Dubrovnik, Mosca, Manila, Giacarta, Gerusalemme: Burton Holmes c'era stato. Visitò tutti i continenti e quasi tutte le nazioni del pianeta, scattando oltre 30.000 fotografie e impressionando quasi 150 chilometri di pellicola. Questo libro rappresenta il meglio degli archivi di Holmes, traboccante di sfavillanti fotografie a colori. Una rara finestra sul mondo di 100 anni fa e un'imperdibile fonte di ispirazione per intraprendere il vostro personalissimo viaggio d'avventura.
Questo libro ricostruisce i rapporti fra la sinistra italiana e gli ebrei, dal 1892, quando nacque il Partito socialista, alla crisi della cosiddetta prima Repubblica. I protagonisti sono le donne e gli uomini che, in nome del socialismo di matrice marxista, aderirono ad alcune delle più importanti organizzazioni di massa del Novecento. E gli interrogativi a cui l'autrice cerca di rispondere sono i seguenti: chi sono stati e chi sono gli ebrei per i socialisti? Sono oppressi, e quindi insieme a tutti gli sfruttati del mondo partecipano alla lotta per l'avvento di una nuova civiltà, oppure ostacolano la realizzazione del socialismo? Accanto alla storia dei partiti, nella trattazione hanno ampio spazio gli intellettuali che vissero a stretto contatto con la politica. Da questo punto di vista, la rappresentazione dell'antisemitismo, del sionismo e del conflitto arabo-israeliano, negli scritti degli storici, dei filosofi e dei sociologi, ma anche nel cinema, nei romanzi e nella produzione della cultura di massa, aiuta ad approfondire la ragione delle scelte politiche. Nell'arco di un secolo, a delinearsi è una storia di relativa sottovalutazione della questione ebraica.
Per spiegare il presente è necessario conoscere la storia: è intorno a questa premessa che nasce "Storia dell'Iran", un libro importarne per comprendere una realtà complessa dove il Novecento inizia con qualche anno di anticipo: nel 1890. quando i religiosi stringono alleanza con i mercanti per protestare con un vero e proprio boicottaggio - contro la decisione dello scià di dare a uno straniero la concessione del tabacco. Un'alleanza, quella tra religiosi e mercanti, destinata a riannodarsi lungo tutto il secolo e a culminare, nel 1979, nella rivoluzione che trasformerà l'Iran in teocrazia. Un'alleanza che sembra però compromessa dall'ingresso sulla scena politica dei pasdaran rappresentati dal presidente Ahmadinejad. Aggiornato fino agli avvenimenti a ridosso del trentesimo anniversario della rivoluzione. il libro - corredalo da numerose schede di approfondimento, una cronologia dettagliala, un glossario e una bibliografia ragionata - ripercorre le vicende più significative della storia e dell' attualità.
Escono dall'Archivio di Villa Cagnola le lettere che il nobile Guido, nato a Milano nel 1861, ha ricevuto dal 1892 fino alla morte, avvenuta nel 1954.
Nel volume studiosi e appassionati potranno trovare materiali di prima mano, adeguatamente commentati, che permettono di tracciare un nuovo profilo di Guido Cagnola, comprensivo di molteplici aspetti della sua complessa personalità: dalla storia dell'arte alla religione, dalla filosofia all'impegno sociale. Vengono alla luce elementi anche più intimi della vita del protagonista: su tutti l'amicizia, durata più di cinquant'anni, con Bernard Berenson. Ma non mancano testimonianze preziose del legame, tanto intenso, che Guido Cagnola ha intrattenuto per tutta la vita con il Comune di Gazzada.
Il volume pubblica un corpus di scritti inediti, scelti per rilevanza storica tra le lettere del Cardinale Celso Costantini e quelle dei suoi corrispondenti. L'opera presenta la grande figura del Porporato friulano, definito "di una superiorità assoluta" da Giovanni XXIII, fa luce sulle sue aperture profetiche ed evidenzia le sue relazioni con personaggi illustri, tra cui uomini di cultura (D'Annunzio, Ojetti, Gemelli, Carnelutti, Maritain), esponenti politici (Ciano, De Gasperi, Cini, Martino, La Pira), artisti (Canonica, De Chirico, Mistruzzi, Messina), Cardinali e Papi (Sarto, Della Chiesa, Ratti, Pacelli, Roncalli, Montini)