"Gli scritti di Ferenczi hanno fatto di ogni psicoanalista un suo allievo", scrive Sigmund Freud nel necrologio che gli dedica nel 1933, ma già nel 1914 aveva riconosciuto che "L'Ungheria ha dato finora alla psicoanalisi un collaboratore soltanto, Ferenczi, che vale però una Società intera". Questo primo volume delle Opere di Sándor Ferenczi raccoglie alcuni tra i classici della letteratura psicoanalitica come "Introiezione e transfert", "Le parole oscene: saggio sulla psicologia della fase di latenza", "Le psiconevrosi", "Il ruolo dell'omosessualità nella patogenesi della paranoia", "Sintomi transitori nel corso dell'analisi", "Filosofia e psicoanalisi", e altri scritti compresi nel periodo che va dal 1908 al 1912.
Gli autori, entrambi psicoterapeuti, lasciano le comode poltrone dello Studio clinico e si mettono esistenzialmente in cordata con i loro pazienti accompagnandoli negli outdoor residenziali sulle Alpi a recuperare il Sogno e a trasformarlo in Progetto nel loro rientro a Valle. In outdoor, aiutano i partecipanti a rileggere la propria storia personale (la Valle), li affiancano nella crisi (il Guado), li aiutano a prendere consapevolezza della loro lotta interiore (il Deserto), li sostengono nel riconciliarsi con le parti di sé che esprimono rabbia (l'Urlo Catartico) e li affiancano nel prendere le ri-decisioni fondamentali per aprirsi progettualmente al futuro (la Vetta), a partire dal "qui e ora" (il Crinale). A fronte delle strettoie mentali procurate dal disagio esistenziale, gli autori esortano il lettore a mettersi in cammino per riappropriarsi dell'ampio orizzonte di vita che ha davanti, consapevole che ha sempre una seconda opportunità.
Di solito si finisce sempre per amare chi non ci ama ed essere amati da chi non ci interessa. Ma non è detto... Molte volte, conquistare colei o colui che si desidera è solo una questione di tattica. Un po' di psicologia, alcune mosse indovinate al momento giusto, un po' di sicurezza in se stessi ed ecco che un sogno d'amore può diventare realtà. "La chiave del vero amore non sta nel rimanere a fantasticare, in attesa che la persona dei nostri sogni ci compaia davanti per magia. Al contrario, implica la scelta di questa persona fra tutte le altre, e poi la sua conquista grazie alle leggi ben note del comportamento umano in campo sentimentale."
Milton H. Erickson non è stato soltanto un grandissimo ipnotista e ipnoterapeuta, ma anche e soprattutto colui che ha dato all'ipnosi uno status ufficiale di vera e propria scienza. Le sue intuizioni, i suoi esperimenti, le sue applicazioni terapeutiche, oltre a essere stati determinanti per lo sviluppo dell'ipnosi come metodo scientifico, hanno avuto ripercussioni profondissime in molteplici campi; le sue idee e la sua pratica, infatti, costituiscono la fonte più o meno diretta di gran parte delle tecniche terapeutiche praticate nella terapia relazionale; e questo non è un caso, giacché all'epoca della teorizzazione di Bateson, Jackson, Haley e Weakland, Erickson era già maestro nell'induzione di doppi legami e nell'uso dei paradossi della comunicazione (Haley e Weakland sono stati suoi allievi diretti). Questa raccolta degli scritti di Erickson è di particolare interesse in quanto contiene tutti i suoi contributi originali in un arco di più di cinquant'anni di esplorazioni sperimentali e terapeutiche. È una miniera di dati inestimabili che i ricercatori e i clinici potranno utilizzare con profitto sia nella ricerca sperimentale che nella psicoterapia.
Paura, autosufficienza, perfezionismo, senso di colpa, invidia, ansia, aggressività, bisogno di sicurezze: malattie dell'anima e dello spirito da cui possiamo guarire. Un percorso coinvolgente e concreto all'interno di alcune tipiche dinamiche umane integrato dall'ottica di fede.
Per scoprire la presenza di un Medico più forte delle nostre infermità, l'unico capace di toccare la profondità del nostro essere e di trasfigurarle.
ANNA BISSI, psicoterapeuta, appartiene alla Fraternità della Trasfigurazione. Ha pubblicato svariati testi e collabora con alcune riviste su temi di psicologia e spiritualità.
Quest'opera ricostruisce la genesi e lo sviluppo dei saperi che si sono dedicati ad analizzare, descrivere e trattare la psiche umana, evidenziando la fitta rete di relazioni, influenze o antagonismi che legano tra loro campi disciplinari estremamente diversi per regole, procedure, metodi e finalità. In virtù della sua prospettiva di carattere storico-critico, l'opera intende dunque delineare una cartografia dell'intero campo delle scienze della psiche mostrando come il processo di formazione teorica di ciascun sapere sia necessariamente radicato nei vari contesti sociali, politici, culturali e spirituali in cui hanno visto la luce. Di qui l'esigenza di stabilire connessioni tra punti di vista considerati generalmente autonomi, di ricostruire i concetti, le teorie, i metodi delle varie discipline, accanto alla descrizione dei personaggi, delle scuole, degli orientamenti culturali generali entro cui si è costruita la complessa e a tratti persino drammatica, vicenda dei nostri modi di pensare la psiche. I 250 lemmi dell'opera, che raccoglie il contributo di circa cento specialisti, sono accompagnati da un apparato scientifico costituito dall'Indice dei nomi e degli argomenti e dall'ampia Bibliografia che fanno del Dizionario uno strumento di consultazione, di studio e di ricerca.
Gli oltre 250 lemmi di questo dizionario mettono in relazione tutti i saperi che afferiscono al campo della psiche; sottolineano il reticolo di interrelazioni, influenze e debiti reciproci fra le discipline, nonché i trasferimenti di apparati categoriali e di problemi da un ambito all'altro; ricostruisce il processo di formazione e consolidamento di ciascun sapere coinvolto e del suo impianto teorico complessivo. Grande attenzione è pure rivolta ai contesti socio-politico-culturali e alle credenze e ideologie condivise entro cui si sono mossi i principali studiosi.
Circa 400 concetti base della teoria psicoanalitica sono elencati in ordine alfabetico e seguiti dalla loro corrispondente traduzione nelle principali lingue straniere. Poche righe in corsivo definiscono sinteticamente il significato di questi concetti e ne chiariscono l'origine e l'evoluzione all'interno del pensiero di Freud e degli altri classici.
Gli scritti raccolti in questo volume sono dedicati al concetto di archetipo e di inconscio collettivo, che si possono considerare il nucleo centrale della concezione junghiana della realtà psichica, e sono fra gli aspetti più noti anche al pubblico generale dell'intera opera di Jung.