Il Beato Giuliano Nakaura (1568-1633), patrizio giapponese divenuto sacerdote della Compagnia di Gesù e membro dell'Ambasciata Tensho, fu il primo pellegrino giunto in Italia da quelle terre lontane. Nel Luglio del 1585 fece visita a Cremona dove ricevette calorosa accoglienza e, in Duomo, dal loro Vescovo Niccolò Sfrondati (divenuto poi Papa Gregorio XIV). Tornato in Giappone portò con sè strumenti e musiche occidentali, forse anche cremonesi, con i quali, insieme ai suoi tre compagni di viaggio, suonò di fronte alle massime cariche politiche del Giappone che ascoltarono per la prima volta musica italiana, apprezzandola molto e richiedendo numerosi bis.
Questi fatti storici e l'incontro tra Emi Aikawa, soprano giapponese che vive a Cremona, con La Rossignol, sono all'origine del percorso musicale proposto in questa incisione, ovvero partiture proprie del grande repertorio paraliturgico di quel tempo, naturalmente eseguite con stili e strumenti d’epoca, esempi concreti che documentano il felice itinerario della fede e della musica verso la nuova epoca.
3 CD in formato MP3 sulla storia di Suor Faustina Kowalska.
Meditare l’eucaristia significa riandare al cuore della nostra fede cristiana. Nell’ultima cena Gesù ha compiuto un gesto profetico che ricapitola la sua intera vicenda umana: il pane spezzato e il vino offerto sono il segno eloquente di un’esistenza spesa per noi.
L’eucaristia è il sacramento che racconta la salvezza che ci viene offerta dalla passione e morte del Signore. L’itinerario qui proposto rilegge l’eucaristia alla luce del mistero pasquale per fare emergere, attraverso i testi biblici e gli elementi antropologici, la portata simbolica che essa racchiude.
l’autore
Enzo Bianchi, nato a Castel Boglione il 3 marzo 1943, è un religioso e scrittore italiano, fondatore e attuale priore della comunità di Bose. Già durante gli anni universitari aveva, insieme ad altri giovani di diverse confessioni cristiane, fondato un gruppo di studi biblici, sulla scorta del Concilio Vaticano II. Si laurea in economia e commercio a Torino, quindi si ritira in solitudine in una cascina a Bose, una frazione abbandonata del Comune
di Magnano sulla Serra di Ivrea, con l’intenzione di dare inizio a una comunità monastica e per tre anni (dall’8 dicembre 1965) vivrà in solitudine. Si aggiungeranno poi uomini e donne che sceglieranno quella via di riflessione e lavoro. La comunità viene approvata dal Vescovo diocesano che raccoglie le prime professioni monastiche. Enzo Bianchi è molto attivo all’interno della comunità, collaborando anche con importanti testate giornalistiche italiane (La Stampa, Avvenire, La Repubblica...) e straniere (La Croux, La Vie, Panorama). Dirige fino al 2005 la rivista Parola, Spirito e Vita. È membro della rivista di teologia Concilium e fa parte del comitato scientifico di Biennale Democrazia. Nel 1983 ha fondato la casa editrice Edizioni Qiqajon Comunità di Bose dove si pubblicano testi di spiritualità biblica, patristica e monastica, oltre che CD
ed e-book. È a tutt’oggi priore della comunità di Bose che conta un’ottantina di membri tra fratelli e sorelle di cinque diverse nazionalità ed è presente, oltre che a Bose, anche a Gerusalemme (Israele), Ostuni (BR), Assisi e San Gimignano (SI). Nel 2009 ha vinto il Premio Pavese con il libro “Il pane di ieri”.
Cosa vuol dire credere? Come Gesù educa alla fede?
La fede non è un concetto astratto o un vago sentimento: è un atteggiamento vitale che coinvolge l’intera persona e sgorga dal suo intimo; essa si iscrive nello spazio della convinzione e non in quello della conoscenza. La fede è risposta all’azione preveniente di Dio; ma il dono della fede, che ci porta a aderire a Gesù Cristo, ha bisogno dell’atto umano del credere. L’odierna crisi della “fede” rivela in radice una debolezza del credere umano, che si manifesta nella difficoltà ad avere fiducia nell’altro, fino in fondo. Tuttavia, senza la fede non è possibile un cammino di umanizzazione, e credere è la condizione per accedere all’amore. Nel dubbio che ci assale, nell’ora dell’incredulità, è l’amore per Gesù, l’iniziatore e il perfezionatore della nostra fede, che ci porta a rinnovare l’atto di fede e ci fa ricominciare giorno dopo giorno nel cammino di sequela.
l’autore
enzo Bianchi, nato a Castel Boglione il 3 marzo 1943, è un religioso e scrittore italiano, fondatore e attuale priore della comunità di Bose. Già durante gli anni universitari aveva, insieme ad altri giovani di diverse confessioni cristiane, fondato un gruppo di studi biblici, sulla scorta del Concilio Vaticano II. Si laurea in economia e commercio a Torino, quindi si ritira in solitudine in una cascina a Bose, una frazione abbandonata del Comune
di Magnano sulla Serra di Ivrea, con l’intenzione di dare inizio a una comunità monastica e per tre anni (dall’8 dicembre 1965) vivrà in solitudine. Si aggiungeranno poi uomini e donne che sceglieranno quella via di riflessione e lavoro. La comunità viene approvata dal Vescovo diocesano che raccoglie le prime professioni monastiche. Enzo Bianchi è molto attivo all’interno della comunità, collaborando anche con importanti testate giornalistiche italiane (La Stampa, Avvenire, La Repubblica...) e straniere (La Croux, La Vie, Panorama). Dirige fino al 2005 la rivista Parola, Spirito e Vita. È membro della rivista di teologia Concilium e fa parte del comitato scientifico di Biennale Democrazia. Nel 1983 ha fondato la casa editrice Edizioni Qiqajon Comunità di Bose dove si pubblicano testi di spiritualità biblica, patristica e monastica, oltre che CD
ed e-book. È a tutt’oggi priore della comunità di Bose che conta un’ottantina di membri tra fratelli e sorelle di cinque diverse nazionalità ed è presente, oltre che a Bose, anche a Gerusalemme (Israele), Ostuni (BR), Assisi e San Gimignano (SI). Nel 2009 ha vinto il Premio Pavese con il libro “Il pane di ieri”.
Dopo il successo degli album precedenti, ecco il 6° volume della Serie Canzoni d'Amore al Padre, con 13 nuovi brani di lode. Il cd è accompagnato da un bonus-video DVD.
Il disco:
E’ un doppio compact-disc per la durata totale di oltre 82 minuti ed è la fedele registrazione del concerto dal vivo svoltosi a Spoleto la sera del 12 luglio 2013 sulla Piazza del Duomo di questa importante cittadina umbra, quale evento ufficiale nel cartellone dell’edizione n. 56 del Festival dei Due Mondi.
E’ un cosiddetto “concerto-oratorio” poiché oltre alla musica si recitano alcuni dei testi tratti dall’Aneddotica di San Filippo Neri e che di fatto rientrano proprio in quella “disciplina” di cui lo stesso San Filippo fu grande promulgatore che è il pregare cantando in gioia e in allegrezza.
Gli accadimenti della vita amorosa verso Dio e la Chiesa di San Filippo Neri sono oggi più che mai attuali, in un momento in cui tutto è distorto e tutto è figlio dell’ipocrisia, dei falsi valori e del falso potere.
Il brano “Paradiso, Paradiso”, poi, altro non è che il già celeberrimo, ma mai pubblicato prima d’ora, “Preferisco il Paradiso” dalla omonima fiction televisiva che vide protagonista nei panni appunto di San Filippo, il bravo Luigi Proietti. Per poterlo inserire in questa “nuova” inedita versione e grazie all’interezza dell’opera poterlo poi pubblicare per la pima volta, si è dovuti ricorrere ad un particolare accordo editoriale.
Le musiche sono dirette direttamente da Marco Frisina, l’orchestra “Fideles et Amati” è composta da circa 60 elementi e non manca il Coro della Diocesi di Roma con poco più di 50 elementi. La voce di soprano è quella di Paola Cecchi, mentre la voce recitante è quella invece di un monumento del teatro italiano e mondiale: Giorgio Albertazzi, che a voluto prestare la sua inconfondibile voce a questa prima d’opera ad appena un mese dal suo 90° compleanno.
A tutt’oggi quest’opera nel suo insieme non è stata ancora ri-eseguita ed è fruibile solo in questo supporto CD. A breve saranno pubblicate anche le partiture delle musiche sole e di quelle con i canti.
Perché un concerto oratorio.
Quando Filippo Neri creò quella comunità fatta di preghiera, canto, pellegrinaggi nelle basiliche romane e tanta allegria la volle chiamare “Oratorio”, cioè luogo di preghiera.
In realtà San Filippo inventò qualcosa di ancora più grande e complesso, capace di influenzare culturalmente e religiosamente non solo i suoi contemporanei ma anche l’avvenire. Infatti noi chiamiamo “oratorio” anche il genere di composizione sacra, che ebbe tanto sviluppo proprio a partire da Filippo neri, in cui la musica commenta e “racconta”, nel modo suo proprio, le grandi storie bibliche o delle vite dei santi. Tanti capolavori sono stati scritti a partire da questa intuizione e tanta musica ha consolato, infiammato, fatto pregare e commuovere i cuori degli uomini.Questa composizione vuole essere in linea con quell’intuizione di Filippo.
A partire dai racconti dei testimoni straordinari di quell’avventura che ci raccontano gli aneddoti della sua vita, ho voluto fare un omaggio musicale a quella leggerezza, a quella luminosa esperienza spirituale e nello stesso tempo offrire una lettura serena e gioiosa della vita, cos’ come San Filippo l’ha vissuta. In un tempo di crisi e di pessimismo fa bene guardare al cielo, al sole oltre le nuvole, al bambino innocente che spesso è nascosto dentro di noi e che abbiamo dimenticato in qualche stanza remota della nostra anima. Sarà proprio un testimone di quelle vicende a raccontarle, un bambino ormai cresciuto e che forse gli anni, le sofferenze, le disavventure e le turbolenze della vita, hanno reso più disilluso e pessimista.
Ma è bello per lui ricordare e ritrovare quella gioia, quella leggerezza, quel desiderio di volare e di sorridere e poter raccontare quell’innocenza che gli dava tanta pace.Ogni racconto è contrappuntato da un brano musicale in cui protagonisti sono la gioia e il sorriso, in cui si percepisce fortemente il profumo e l’atmosfera di Roma, della sua anima popolare e nobile, scanzonata e poetica: la Città che Filippo adottò con tanto amore, lui che era fiorentino di nascita, e che trasformò con il suo sorriso facendola “cantare” con la sua fede e la sua carità luminosa. Ho voluto usare un linguaggio musicale estremamente semplice e trasparente, cercando di esprimere l’anima “naïf” di Filippo, e di strappare un sorriso anche all’ascoltatore di oggi, così smaliziato e “adulto”, sollevando un po’ della tristezza che a volte oscura il nostro orizzonte.
C’è una parola che ricorre spesso in questa composizione: Paradiso. Credo che faccia bene ripeterla, anche per un non credente, anche per chi pensa di vivere un proprio “inferno” privato, anche per chi crede che non possa esistere un luogo così, ma anche per chi lo desidera, per chi vorrebbe ritrovare il bambino smarrito nei meandri del proprio cuore. Per una sera sorridiamo e guardiamo verso il cielo di Filippo.
Mons. Marco Frisina
14 canzoni. Un tuffo dell’anima nella bellezza di Dio. Un disco che nasce dall’incanto del Natale.
“Alla scuola del Gen Verde e del Gen Rosso ho imparato che si può avere uno stile nuovo per comporre le canzoni liturgiche, tanto da renderle pezzi che hanno ragione d’essere riprodotti, al di fuori delle liturgie, anche nei nostri lettori mp3. È un disco che si può ascoltare in macchina, durante un viaggio in treno, per meditare, per pregare o semplicemente per ascoltare della buona musica. Nella raccolta non sono volutamente comprese le parti fisse della messa (gloria, alleluia, santo) ma il disco comprende un salmo, un canto dedicato a Maria, un canto natalizio, uno di invocazione allo Spirito Santo e uno scritto per i matrimoni, per un ampio ventaglio di scelta”. (Francesco Cioffi)
W papa Francesco! Il grido più spontaneo che da sempre sgorga dal cuore dei fedeli che affollano le piazze e le strade percorse dai successori di san Pietro, la scritta che appare su mille striscioni e mille bandiere è: «W il Papa». Anche noi lo diciamo, anzi lo diciamo con gioia e gratitudine: «W papa Francesco».
A tutti coloro che sono stati sorpresi dalla figura umile e accogliente di Jorge Mario Bergoglio offriamo queste pagine. Un contributo completo e scritto con un linguaggio semplice, alla portata di tutti, per conoscere da vicino la sua storia, capire i suoi gesti, dare ascolto ai suoi insegnamenti, ricchi di misericordia unita a sapiente e solida dottrina. Nel momento di drammatica crisi in cui viviamo, economica ma anche e soprattutto spirituale, il nuovo Papa è un sicuro punto di riferimento, per la Chiesa e per il mondo intero.
Il CD audio porta a diretto contatto il lettore con la voce stessa del Papa che spiega i temi principali del suo magistero.
Nell'Anno della Fede, indetto da Benedetto XVI, l'Autore ci regala il ritratto di alcune donne di fede incontrate dal Cristo: donne accolte, ammaestrate, guarite e mandate in missione per essere annunciatrici della salvezza, chiamate a partecipare pienamente del regno di Dio.