Quando Alain (Vincent Elbaz) ha sposato Nathalie (Isabelle Carré) non sapeva che avrebbe sposato anche tutta la sua famiglia. C’è Jean-Pierre (Francois-Xavier Demaison), il cognato accompagnato dalla moglie Catherine (Audrey Dana) e la perfettissima nipote Gaëlle. C’è Roxane (Joséphine De Meaux), la cognata, che in preda all’accelerazione del suo orologio biologico assilla la vita di Bruno (Omar Sy). Stasera tutti a cena da Jean-Pierre…
Il piccolo Marco che da anni non sente più notizie della propria mamma, si imbarca clandestinamente su un piroscafo a Genova per raggiungerla in Argentina. Aiutato da generosi connazionali supera grandi difficoltà, ma le ricerche del coraggioso ragazzo risultano inutili. Dopo aver attraversato tutta l’Argentina, Marco arriva finalmente nella casa dove la madre versa in gravissime condizioni: l’incontro con il fanciullo è salutare per la donna... Riduzione di un racconto contenuto in “Cuore” di Edmondo De Amicis.
Il professor Honcy (Stewart) è uno dei massimi esponenti nel campo della ricerca sui materiali da costruzione aeronautici. Scopre così che la causa dei cedimenti strutturali della coda degli aerei è la fatica che deve sopportare il materiale: questa si manifesta dopo 1440 ore di volo. Inviato sul luogo di un incidente il professore scopre che l’aereo sul quale sta viaggiando è alla sua 1440esima ora di volo... A tratti divertente, soprattuto grazie al tono di seriosa leggerezza che Stewart riesce a imprimere al suo personaggio. Al suo fianco Marlene Dietrich.
Un turista inglese, abile spadaccino, in vacanza nel regno di Ruritania, paese imprecisato dell’Europa centrale, contribuisce a sconfiggere un colpo di Stato. Sosia del re, sequestrato dai ribelli, lo sostituisce sino alla sua liberazione. Indubbiamente il migliore dei 5 film tratti dal romanzo di cappa e spada di Anthony Hope. Eccitanti sequenze d’azione, splendida fotografia. Nel 1991 è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.
Un uomo, Joe Wilson, viene scambiato per un criminale mentre si sta recando a trovare la sua fidanzata. Le ottuse autorità del posto lo arrestano sulla base di indizi superficiali e la folla inferocita, fomentata dal pettegolezzo e dalle maldicenze, da’ fuoco alla prigione. Ma Wilson tornerà per vendicarsi... Dramma sociale di forza impressionante, un’amara riflessione sull’America in cui Lang esprime le sue idee sulla vendetta, la colpa, la relatività della giustizia.
Con abilità e cinismo Jonathan Shields si afferma come produttore cinematografico, ma la sua smisurata presunzione lo rovina. Deciso a rifarsi, ha la faccia tosta di chiedere a un’attrice, a un regista e a uno sceneggiatore, che ai bei tempi aveva “usato” e ferito con spregiudicatezza, di tornare a lavorare per lui.
Un malvivente insegue il garzone del barbiere di un albergo entrato per caso in possesso di un grosso diamante da lui rubato. Il ragazzo, che si finge dodicenne, riuscirà alla fine ad assicurare alla giustizia il vero colpevole del furto. Scorribanda comica al limite del demenziale con uno scatenato Jerry Lewis. Uno dei migliori film della coppia Lewis-Martin! Ritmo al massimo. Una gag dietro l’altra. Notevoli le scene sul treno e al campus. Originale pure la storia. Anche le parti dove si canta non stonano affatto.
Durante la guerra in Estremo Oriente, il giovane tenente Peter (O’Connor) incontra un mulo che parla e di cui diventa amico. Insieme, compiono straordinarie avventure. La coppia soldato-mulo diede luogo a una fortunata serie, di cui questo è il primo capitolo. Francis il mulo è stato uno dei miti cinematografici, con la loro struttura semplice da commedia degli equivoci e con O’Connor preso sempre per pazzo quando diceva a qualcuno che il mulo parlava...
Stati Uniti: 1929. Una ragazza di buona famiglia (Day) promette all’ex fidanzato di finanziargli un musical, ma ha la sgradita sorpresa di scoprirsi rovinata dalle avventate speculazioni finanziarie dello zio. I soldi per portare a termine l’impresa vengono comunque trovati da una segretaria che sposa un uomo benestante. Ottima Doris Day in un musical da ricordare. Delizioso musical, come la canzone che gli dà il titolo. Balletti, canzoni, e parti di commedia sono ben dosati (e non manca qualche bella risata), Doris Day è deliziosa.
Giulia, ricca ereditiera di New Orleans, è fidanzata con Preston. Lei è così capricciosa e viziata che lui, stanco delle sue continue bizze, se ne va a New York. Qui conosce e si innamora di un’altra donna, che accetta di sposarlo. Ben presto però l’uomo deve fare ritorno al Sud e la moglie accetta di seguirlo. Qui Preston si ammala di febbre gialla e Giulia saprà dimostargli tutto il suo amore fino all’estremo sacrificio di sé. Ricco melodramma con grande regia, ottima fotografia e sceneggiatura impeccabile. Bette Davis vinse il suo secondo Oscar.
Il giovane padre O’Malley viene inviato nella parrocchia di Santa Maria, dove si trova una scuola retta da suore di buon cuore ma incapaci. O’Malley rimette tutto a posto: tra l’altro, persuade un milionario a cedere il suo grande edificio alla parrocchia e riporta anche la felicità in una famiglia di artisti divisi. Dopo iniziali contrasti, anche la madre superiora Suor Benedetta gli dà un valido aiuto. Grazie alla presenza di Crosby, della Bergman e all’abilità di Dudley Nichol, McCarey riesce a trovare il tono giusto per raccontare questa storia di ambiente religioso.
La fiction racconta la controversa storia biblica di Barabba, il famoso prigioniero liberato da Ponzio Pilato in cambio della crocifissione di Gesù. La figura del ladro, diventato assassino e poi convertitosi al cristianesimo, era già stata tratteggiata da un film del 1962, Barabba, diretto da Richard Fleischer e interpretato da Anthony Quinn. Anche in quel caso, l’ispirazione per il racconto proveniva da un romanzo di Par Lagerkvist, vincitore del premio Nobel per la letteratura. Nella miniserie, divisa in quattro puntate, il protagonista sarà incarnato da Billy Zane. Girato in Tunisia, Barabba narra una vicenda emozionante, con un finale di redenzione, che riprende da dove la Bibbia ha interrotto il racconto.