Soprannominato Bancomat per le sue imprese di falsificatore di carte di credito, Aldo sequestra in auto a Milano prima Giacomo, poliziotto di debole professionalità, e poi Giovanni, sfigato inventore di giocattoli. I tre se ne vanno in giro per mezza Italia (i monti dell’Abruzzo, in realtà), prima braccati dalla polizia e poi creduti morti. Diventano amici fino all’epilogo a sorpresa in chiave surrealista
Roma, 1945. Sullo sfondo di una città liberata da poco più di un anno dal nazi-fascismo, s’intrecciano i drammi personali di un giovane – ridotto alla disperazione dalla propria fidanzata – e di una ragazza ancora minorenne che prova a prostituirsi perché il suo onesto e faticoso lavoro di dattilografa non le permette di racimolare tutto il denaro necessario a pagare l’affitto della camera ammobiliata in cui abita.
Il giovane, sul punto di farla finita, viene salvato da un ladro introdottosi nel suo palazzo, e con lui, uscito di casa, incontra per strada la ragazza, in fuga da una retata della polizia. I tre passano insieme la notte a bere e a giocare d’azzardo nei locali, con la compagnia di un signore distinto che ha perso la memoria e di altri personaggi dal presente incerto, mentre è in corso un’indagine sul furto di una preziosa collana che si alterna tra le mani inconsapevoli dei protagonisti.
Ida ha avuto un cancro al seno e, nonostante la chemioterapia sia terminata, le sue paure non sono finite. Alla vigilia del matrimonio di sua figlia Astrid in Italia, scopre che il marito, che credeva un sostegno sicuro e incrollabile, l'ha sostituita…
Teo ha 19 anni, l’esame di maturità tra pochi minuti, un padre irascibile e rompiscatole e una madre in cerca di libertà, in campagna, con un altro uomo. Il sogno di Teo è quello di fare lo scrittore. Vorrebbe iscriversi alla scuola Carter, ma gli servono 7mila euro che non ha. Non ha nemmeno un lavoro. Intanto al padre viene diagnosticato un grave male e anche Chiara, la ragazza che ha appena conosciuto e che gli fa girare la testa, minaccia di andarsene, in Armenia, alla ricerca del primo vitigno dell’umanità.
Sara è un’adolescente affetta da disturbi alimentari. In seguito a una delusione amorosa ha deciso di raggiungere il peso ideale di 38 chili e, giorno dopo giorno, vive con sempre maggior impegno il regime dietetico autoimposto e la dedizione allo sport e all’attività fisica. I suoi genitori, un medico oculista e una gallerista che opera nel sociale, sono troppo coinvolti dal lavoro e da un’evidente crisi coniugale per rendersi conto dei problemi della figlia. Ma anche le due migliori amiche fanno fatica a leggere al di sotto dei suoi sorrisi e del comportamento da studentessa modello. È infatti nei lunghi momenti di solitudine
che Sara confessa a se stessa e alle pagine di un blog le proprie tensioni legate all’apparenza e il naturale bisogno di affetto.
“Il regista si avvicina in punta di piedi a questo spinoso argomento per raccontare un disagio che si insinua dolcemente nei corpi più acerbi per poi impossessarsene con spietata ferocia fino a modificare in chi ne è abitato la percezione della realtà”
Avvenire
Estate 1965. Su un’isola del New England vive la dodicenne Suzy, preadolescente incompresa dai genitori. Sulla stessa isola si trova in campeggio scout il coetaneo Sam, orfano affidato a una famiglia che lo considera troppo ‘difficile’ per continuare ad occuparsene. I due si sono conosciuti casualmente, si sono innamorati e hanno deciso di fuggire insieme seguendo un antico sentiero tracciato dai nativi nei boschi. Gli adulti, ivi compreso lo sceriffo Sharp, si mettono alla loro ricerca anche perché è in arrivo una devastante tempesta.
“Protagonisti sono due dodicenni che scappano l’una dalla famiglia, l’altro dall’orfanatrofio per vivere una magica avventura nell’estate del 1965, in un mondo sospeso tra realtà e fantasia, quasi fiabesco”. Avvenire “Anderson racconta una favola composta di sentimenti autentici, di piccoli e grandi segreti e di momenti magici legati alla scoperta più di sé che del mondo, portandoci dentro con la solita spiritosa discrezione in un’avventura di puro cinema”
Ancora On Line
“Il film ha i toni di una fiaba che mescola tenerezza e bizzarria, trovate comiche e abbandoni alla
malinconia.”
Civiltà Cattolica
Il ‘dottore’, appena promosso da capo della Sezione Omicidi a capo della Sezione Politica, uccide, l’amante che, come ha scoperto, lo tradiva con uno studente che appartiene alla contestazione attiva. Invece di cercare di occultare le prove le rende sempre più evidenti, convinto come è che il Potere gli può consentire di continuare ad essere al di sopra di ogni sospetto. Premio Oscar al miglior film straniero più che meritato quello andato a un film che, se risentiva a tratti
del clima politico del tempo, ha purtroppo assunto una dimensione sempre più profetica nelle cronache politico-giudiziarie dei decenni successivi.
"San Francesco e Santa Chiara" è il terzo episodio della collana "La nascita del francescanesimo", nata per raccontare, con informazioni storiche e immagini suggestive, la storia del santo attraverso la vita e le opere dei suoi primi compagni (ne fanno parte "San Francesco e frate Bernardo" del 2008 e "San Francesco e frate Leone" del 2011). Chiara, che si definisce ancella di Cristo e pianticella del beatissimo padre san Francesco, è l'esempio di una vita dedicata a Dio. È la prima donna che scrive una Regola per una comunità femminile di clausura votata alla povertà vissuta comunitariamente seguendo l'esperienza del vangelo, che ci accompagna da oltre 8 secoli nella preghiera e nel cammino verso Dio. Dalle parole di papa Benedetto XVI, in occasione dell'VIII centenario della "conversione" e consacrazione di Santa Chiara di Assisi, "la storia di Chiara, insieme a quella di Francesco, è un invito a riflettere sul senso dell'esistenza e a cercare in Dio il segreto della vera gioia. È una prova concreta che chi compie la volontà del Signore e confida in lui non solo non perde nulla, ma trova il vero tesoro capace di dare senso a tutto".
Roma. Ultimi anni del Regno Pontificio. Anni di lotte per l’Unità d’Italia. Monsignor Colombo da Priverno (Gigi Proietti) è chiamato a giudicare tre giovani patrioti. Ma scopre che uno di loro, Cesare Costa (Domenico Diele), è suo figlio. Nacque dalla fugace relazione con una nobildonna romana (Sandra Ceccarelli). E ora, assieme ai suoi compagni Monti e Tognetti (Francesco Venditti e Marco Cassini), rischia la pena di morte.
L’ultimo Papa Re andrà in onda su Raiuno in due serate l’8 e il 9 aprile. Tra i protagonisti anche Greta Scarano e Lino Toffolo.
Il film è liberamente ispirato a In nome del Papa Re di luigi magni con Nino Manfredi nel ruolo di monsignor Colombo.
Calvin Weir-Fields è un giovane scrittore che ha già assaporato il gusto del successo con il suo primo romanzo. Ora però gli anni sono passati ma la creatività sembra averlo abbandonato (complice anche una vita amorosa non gratificante) fino a quando...
Acerrime battaglie all'insegna della bandiera col teschio. Nominato governatore della Giamaica, il famigerato pirata Henry Morgan affida al giovane Jamie Waring il compito di debellare una fronda di ex colleghi ribelli nelle cui mani è caduta Lady Margar.
Zaini in spalla, Zak e Seth, due ragazzini di Bruxelles, si avviano a trascorrere, come di consuetudine, l'estate nella casa di campagna che apparteneva al loro nonno, morto l'anno prima. Stavolta soli, si legano a un amico appena conosciuto, Dany...