Vi innamorereste mai di una farmacista cinefila?Alice (Alice Taglioni) è giovane, bella e svolge con passione il suo lavoro di farmacista. L’unico problema è che è ancora single. Preferendo rifugiarsi nella passione che nutre per Woody Allen, resiste come può alle pressioni dei suoi familiari che cercano in ogni modo di accasarla. Ma il suo incontro con Victor (Patrick Bruel) potrebbe cambiare le carte in tavola...
Sammy e Ray si stanno godendo l'acqua e la sabbia di un atollo, mentre guidano i neonati Ricky e Ella verso il mare. improvvisamente, un bracconiere si avventa su di loro e, dopo averli catturati, li spedisce a Dubai dove dovranno far parte di uno spettacolo...
Distrutta Troia, gli achei si mettono in marcia per la Grecia, carichi di bottini, ricchezze e schiave. Tuttavia tra i greci v’è ne uno che non ha ancora fatto ritorno a casa: Ulisse. L’eroe dell’isola di Itaca, dove ha lasciato da dieci anni una moglie fedele: Penelope e un figlio senza l’affetto del padre di nome Telemaco in balia di un’accozzaglia di principi ubriaconi e malvagi nominati proci, è incorso in numerose sciagure per aver offeso il dio Nettuno (Poseidone) ed ora è naufragato solo nell’isola dei Feaci, governati dal buon re Alcinoo. Un giorno viene trovato sulla spiaggia dalla principessa Nausicaa, figlia del re, la quale, seppur vedendolo malconcio, sporco e puzzolente, non riconosce in lui un re ma s’innamora perdutamente di quell’uomo misterioso. Ulisse viene lavato e purificato e poi invitato ad un banchetto del re per raccontare la sa storia: inizierà un racconto carico di emozioni, delusioni, imprese eroiche e vigliacche e di sofferenze indicibili, insomma una vera e propria “odissea”; fino a concludersi con il lieto fine e il ritorno a casa dell’eroe.
La fiction racconta la controversa storia biblica di Barabba, il famoso prigioniero liberato da Ponzio Pilato in cambio della crocifissione di Gesù. La figura del ladro, diventato assassino e poi convertitosi al cristianesimo, era già stata tratteggiata da un film del 1962, Barabba, diretto da Richard Fleischer e interpretato da Anthony Quinn. Anche in quel caso, l’ispirazione per il racconto proveniva da un romanzo di Par Lagerkvist, vincitore del premio Nobel per la letteratura. Nella miniserie, divisa in quattro puntate, il protagonista sarà incarnato da Billy Zane. Girato in Tunisia, Barabba narra una vicenda emozionante, con un finale di redenzione, che riprende da dove la Bibbia ha interrotto il racconto.
Freddie Quell è un soldato uscito dalla Seconda Guerra Mondiale con il sistema nervoso a pezzi. A poco servono le cure che l’esercito gli offre, se non a rendere esplicita un’ossessione per il sesso. A ciò si aggiunge un forte interesse per l’alcol che si traduce in misture che lui stesso si prepara e che offre agli altri con esiti non sempre positivi. Finché un giorno, in modo del tutto casuale, Freddie incontra Lancaster Dodd. Costui ha inventato un metodo di introspezione che sperimenta sul disturbato Marine, il quale sembra trarne giovamento. Da quel momento ha inizio un sodalizio che li vedrà percorrere insieme un lungo tratto di strada. Anche se il loro viaggio finirà con l’offrire loro esiti assolutamente diversi.
Wadjda è una bambina di 10 anni che vive nella periferia di Riyadh, la capitale saudita. Nonostante viva in un mondo tradizionalista è una bambina affettuosa, simpatica, intraprendente e decisa a superare i limiti imposti dalla sua cultura. Dopo una lite con l’amico Abdullah, un ragazzino del quartiere con cui non avrebbe il permesso di giocare, Wadjda mette gli occhi su una bellissima bicicletta verde, in vendita nel negozio vicino casa. La bambina desidera averla a tutti i costi e poter battere l’amico Abdullah in una gara a due ruote. Haifaa Al Mansour è la prima regista donna saudita nella storia del suo paese. Ed è anche la prima ad avere girato un lungometraggio nel proprio territorio dove non esistono neppure le sale cinematografiche. Il suo lavoro in patria è da una parte acclamato e dall’altra criticato per aver sollevato argomenti in genere considerati tabù. Grazie ai suoi film e ai suoi lavori televisivi, Al Mansour è riuscita a rompere il muro di silenzio che circonda la vita delle donne saudite, fornendo un palco per le loro voci inascoltate. La bicicletta verde è il suggestivo racconto, tra realtà e metafora del desiderio di migliaia di bambine, ragazze, donne dell’Arabia Saudita di conquistare la parità dei diritti. A queste donne è tuttora proibito viaggiare, avere un lavoro retribuito, accedere all’istruzione superiore o sposarsi senza l’autorizzazione di un uomo che ha la potestà su di loro. Wadjda dà voce al loro mondo con una storia importante, ma delicata e gioiosa.
Alcuni anni dopo la morte di Francesco di Assisi, si riuniscono in cima ad un poggio Chiara e cinque ex-fratelli del Santo, tra i primissimi. A turno essi ricordano episodi e momenti della vita di quell'essere straordinario, che sconvolse le loro esistenze, attirandoli con parole e con esempi di amore e di pace, in linea con il Vangelo. Leone annota sul suo quaderno spunti e ricordi toccanti, gli altri (Pietro Cattani che sapeva di legge, Bernardo, già notaio del padre del Santo, Angelo ex-uomo d'armi e Rufino) lo aiutano nel redigere il suo memoriale. Rivivono così le antiche dissipazioni del giovane rampollo del ricco mercante Pietro Bernardone, la sua vicenda di prigioniero (dopo la guerra con Perugia, un anno nelle fosche prigioni), la sua incredibile rinuncia a tutti i beni di famiglia per andare con i poveri e i lebbrosi. Rivivono anche i primi passi di Francesco dopo il gesto scandaloso, l'arrivo dei primissimi fratelli, pronti a seguirlo in una vita miserabile ed eroica, piena di rinunce ed umiliazioni ma anche di gioie ineffabili, il restauro della chiesetta di San Damiano, gli innumerevoli ostacoli da superare per sopravvivere, l'incontro con Chiara (la cugina di Rufino) fuggita da Assisi per aggregarsi alla comunità. Ottenuta in seguito, con l'appoggio del Cardinale Ugolino, l'approvazione di Papa Innocenzo III - confermata, dopo la di lui morte a Perugia, dal successore Onorio III, affinchè i fraticelli avessero una Regola - comincia per il Santo l'ultima parte della sua vita, forse la più dura e tormentata: la netta percezione dei pericoli cui può andare incontro la purezza ed unità della giovane comunità, per l'affluire da molti Paesi d'Europa di giovani entusiasti, ma anche meno semplici e meno docili ed il profilarsi di divisioni all'interno stesso del nuovo Ordine. Di salute precaria, torturato nell'animo, Francesco cede il posto al fido Pietro e si rifugia con fra Leone - che lui chiama "pecorella di Dio" - sulle montagne, per meditare e pregare.
Meta ogni anno di oltre 2 milioni di pellegrini, Medjugorje è uno dei centri mondiali del culto mariano. Chi si reca a Medjugorje vive un’esperienza intima, personale, di profonda spiritualità, ma tutti concordano nell’affermare che lì “qualcosa sta realmente accadendo”.
“Non secondari rispetto ai contenuti giuridici, Benigni ha evidenziato lo spirito e la dimensione utopica e poetica presenti nei 12 principi fondamentali che ha letto e commentato con profondità unita ad amore ed arguzia. Pochissime e non compromettenti le poche imprecisioni presenti nel vivace eloquio, che ha comunque catturato dal primo all’ultimo istante.
Ma quello che più conta, Benigni è riuscito a cogliere lo spirito che animò i padri costituenti, «politici divisi su tutto ma non sull’essere uniti», unità nella diversità che ha espresso una vera e propria visione capace di indicare un disegno unitario, salvando e valorizzando allo stesso tempo l’identità di ciascuno. È questo che la Costituzione esprime, ed è questo che manca a non pochi politici e parlamentari di oggi, figli di un porcellum che rinnega l’autentico spirito della Costituzione.
Francesco Forgione (questo è il vero nome del Santo) nacque a Pietrelcina nel 1887 e dalla tenerissima età dimostrò il suo avvicinamento a Gesù. Fu ordinato sacerdote nel 1910 e nel 1916 entrò nel convento di San Giovanni Rotondo, diventando il punto di riferimento di migliaia di pellegrini per la sua fama di stimmatizzato. La vita del frate fu una continua lotta contro le tentazioni del demonio e in difesa dalle accuse della Chiesa. Tutto ciò non intaccò la buona fede e il carisma del frate, che continuò a predicare l’amore per il Signore per tutta la vita. Tra le sue opere vi fu la “Casa Sollievo delle Sofferenze”. Padre Pio fu beatificato nel 1999 e santificato nel 2002.
È stato un piccolo uomo a cui capitò in sorte di guidare il cammino verso l’indipendenza di una delle nazioni più popolose del mondo. Non lo fece da duro condottiero ma applicando quelle che lui sosteneva erano verità antiche come le montagne, ovvero la non violenza e la disobbedienza civile. Il suo carisma contagiò anche gli invasori che nulla poterono o vollero fare contro questo piccolo uomo determinato e giusto. Con immagini straordinarie e testimonianze storiche rivivremo la sua fantastica esistenza e non potremo non rimanere affascinati.
Karol Wojtyla è il 264° Papa della storia della Chiesa ed il primo non italiano dopo oltre 400 anni. Fu eletto Papa il 16 ottobre 1978 e durante il suo pontificato ha compiuto un gran numero di visite pastorali sia in Italia che all’estero, ha incontrato i potenti del pianeta e ha scritto diverse lettere apostoliche e libri, sempre tenendo conto del suo obiettivo di dialogo e pace universale. Questo documentario ci fa rivivere i momenti più importanti della vita dell’amato Pontefice, dall’infanzia fino a questi ultimi anni, passando per l’indimenticabile giorno della nomina a Vescovo di Roma.