Maria Goretti (Orsini) vive con i genitori e cinque fratelli in un casolare della paludosa e malsana zona di Nettuno, dove abitano anche i Serenelli, padre e figlio. Morto di malaria il padre, la famiglia Goretti è esposta alle prepotenze dei Serenelli, di cui il giovane Alessandro (Matteucci) nutre una morbosa passione per Maria, ancora quasi una bambina, finchè, esasperato dalla intransigenza con cui la ragazzina difende la propria virtù,Alessandro la uccide
Augusto Genina dipinge un attendibile quadro della condizione di vita dei personaggi e trova anche la giusta misura per il dramma che vi si svolge.


La critica
“Neorealismo in chiave cattolica. Il film conta soprattutto per il bianconero del grande G. R. Aldo, la coerenza pittorica delle inquadrature, l’atmosfera delle paludi pontine, il clima affocato che precede lo stupro.”
Il Morandini