Crescere e amare nella Palermo della mafia. Un racconto lungo vent’anni attraverso gli occhi di un bambino, Arturo, che diventa grande in una città affascinante e terribile, ma dove c’è ancora spazio per la passione
e il sorriso. Arturo tenta di conquistare il cuore della sua amata Flora, una compagna di banco di cui si è invaghito alle elementari e che vede come una principessa. Sullo sfondo scorrono e si susseguono gli episodi di cronaca accaduti in Sicilia tra gli anni ‘70 e ‘90.


Scelto dalla Commissione antimafia per riflettere nel mese dedicato alle vittime della criminalità organizzata.
Ben diretto, realizzato con cura il film, dal punto di vista pastorale, è da valutare come consigliabile, problematico e adatto per dibattiti
“Un film di qualità come La mafia uccide solo d’estate riesce a dire con levità cose importanti”.
Gian Carlo Caselli intervistato da Famiglia Cristiana
Un film intelligente, divertente, mai superficiale. Diocesi di Vicenza