Christine è una giovane donna inchiodata alla sedia a rotelle da una malattia incurabile. Un giorno decide di compiere un viaggio a Lourdes unendosi alle schiere di credenti che si recano lì in pellegrinaggio nella speranza di trovare un conforto spirituale o perché sono alla ricerca di una guarigione corporale. A Lourdes Christine scopre di sentire il forte desiderio di allacciare legami sociali e affettivi con gli altri, dopo il lungo isolamento cui l'aveva costretta la malattia. Vorrebbe tornare a essere 'normale' e poter fare ciò che possono fare gli 'altri' con disinvoltura. A prendersi cura di lei è Maria, una giovane volontaria dell'Ordine di Malta che l'accompagna ai bagni e alle processioni, la nutre, la lava e la aiuta a coricarsi. Christine osserva l'universo di Maria con un pizzico di invidia, ma vederla come un'eco del suo passato le infonde speranza. Tuttavia Maria preferisce frequentare i suoi coetanei e talvolta tenta di sfuggire allo spettacolo della malattia. Christine deve accontentarsi allora della compagnia della Signora Hartl, una sessantenne brusca e solitaria, andata a Lourdes per tentare di alleviare le sofferenze di una vita interamente trascorsa in solitudine. La signora Hartl sente il bisogno di dare un senso alla sua esistenza vuota, di colmare questo vuoto con una missione: lo troverà prendendosi cura di Christine, pregando per lei. E la sua preghiera sarà esaudita: durante il soggiorno, la salute di Christine migliora miracolosamente e alla fine la donna è di nuovo in grado di camminare. La guarigione suscita ammirazione, ma anche dubbi e gelosie. Il comitato dei medici di Lourdes è chiamato a esprimersi sul miracolo, il verdetto è incerto, in quanto la malattia di Christine è imprevedibile: le sue condizioni possono migliorare notevolmente ma anche aggravarsi con altrettanta facilità. Christine si aggrappa a questa nuova occasione di felicità, pur temendo che possa rivelarsi effimera.