Tra il 1946 e il 1952 più di 70.000 bambini del Sud più svantaggiato furono ospitati temporaneamente da famiglie del Centro-Nord. Quei bambini presero in quegli anni il primo treno della loro vita, per lasciarsi alle spalle la povertà e le macerie del dopoguerra e vivere un'esperienza che non avrebbero mai più dimenticato. Pasta Nera riporta alla luce uno dei migliori esempi di solidarietà e spirito unitario nella storia del nostro Paese. La Pasta Nera era fatta con quei pochissimi chicchi di grano arso che rimanevano a terra dopo la trebbiatura, i poveri se li contendevano con gli animali, dalla gente miserabile era considerata l'ultima risorsa per nutrirsi. La scoperta di un'alimentazione non di pura sussistenza è l'aspetto che forse è più rimasto impresso nella memoria dei bambini dopo il viaggio, e il contrasto con l'impasto immacolato delle tagliatelle emiliane è diventato un po' il simbolo di Pasta Nera, il ricordo della miseria lasciata alle spalle.