Regia: Marco Tullio Giordana
Interpreti: Valerio Mastandrea, Pierfrancesco Favino, Michela Cescon, Laura Chiatti, Fabrizio Gifuni
Milano, dicembre 1969. Giuseppe Pinelli è un ferroviere milanese. Marito, padre e anarchico anima e ispira il Circolo Anarchico Ponte della Ghisolfa. Luigi Calabresi è vice-responsabile della Polizia Politica della Questura di Milano. Marito, padre e commissario segue e sorveglia le opinioni politiche della sinistra extraparlamentare. Impegnati con intelligenza e rigore su fronti opposti, si incontrano e scontrano tra un corteo e una convocazione. L’esplosione alla Banca Nazionale dell’Agricoltura di Piazza Fontana, in cui muoiono diciassette persone e ne restano ferite ottantotto, provoca un collasso alla nazione e una tensione in quella ‘corrispondenza cordiale’. Convocato la sera dell’attentato e interrogato per tre giorni, Pinelli muore in circostanze misteriose precipitando dalla finestra dell’ufficio di Calabresi. Assente al momento del tragico evento, il commissario finisce per diventarne responsabile e vittima. Perseguitato con implacabile risolutezza dagli esponenti di Lotta Continua, ‘implicato’ dalla Questura e abbandonato dai ‘dirigenti’, continuerà a indagare sulla strage scoprendo il coinvolgimento della destra neofascista veneta e la responsabilità di apparati dello Stato. Una promozione e un trasferimento rifiutati confermeranno la sua integrità determinandone il destino.
Tematiche
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La Critica
«Io so tutti questi nomi e so tutti i fatti di cui si sono resi colpevoli. Ma non ho le prove». Così scriveva Pier Paolo Pasolini, a proposito della strage di piazza Fontana.
«Oggi invece abbiamo le prove, possiamo fare i nomi dei responsabili, ma la giustizia è ormai chiusa». Così ragiona il regista Marco Tullio Giordana. E così lo racconta il suo bel film, Il romanzo di una strage, che da quello scritto di Pasolini mutua il titolo.
Avvenire
“Una menzione a parte merita la figura di Aldo Moro, allora Ministro degli Esteri, ritratto in un ruolo profondamente morale e dolente”
Il Cittadino GE
“Il film è una delle migliori opere realizzate dal cinema italiano negli ultimi anni. Un film equilibrato, ordinato, misurato. Lavoro di grande professionalità. I due principali attori sono più che convincenti”
Family cinema e TV
“«Romanzo di una strage» è un film importante. Non dico bello o brutto, dico: importante. Da non perdere.”
Ferdinando Camon su Avvenire