In un piccolo villaggio due fazioni si combattono da lungo tempo. Un giorno giunge nel villaggio Sanjuro Kuwabatake, un samurai che, venuto a conoscenda della situazione, decide di offrire i suoi servigi ad una delle due parti. Ma la faccenda è poco chiara e, ad un esame più attento, Kuwabatake si accorge che dei due partiti non gli conviene scegliere né l'uno né l'altro. A poco a poco la situazione si fa più chiara. Il samurai si avvede delle ingiustizie che vengono commesse e prende le difese dei deboli: riesce a liberare una donna presa in ostaggio da uno dei due gruppi rivali. Poi cerca, con diverse astuzie, di indebolire i contendenti e infatti i combattimenti cominciano a farsi più rari. Quando vede avvicinarsi la conclusione dei suoi sforzi, i suoi avversari - perché ha finito per scegliere il campo in cui combattere - lo fanno prigioniero. Benché ferito, il samurai riesce a fuggire e si prepara ad affrontare, in uno scontro decisivo, i suoi nemici. Tra costoro uno possiede una pistola, arma sconosciuta agli altri. Ciononostante non esita ad opporgli la propria spada e dopo uno scontro epico riesce ad abbatterlo. Nel villaggio torna la pace.