La Libreria Coletti è una libreria specializzata in Scienze Religiose, con un vasto assortimento di libri laici. Tra le primissime librerie cattoliche a intuire l'importanza di coniugare i due settori, la Libreria Coletti è nata a Roma nel 1908. La libreria è situata a Roma in Borgo Vittorio 7, storico rione romano a ridosso di S.Pietro, centro della Cristianità mondiale. In occasione del centenario, la Libreria Coletti ha completamente rinnovato il sito www.libreriacoletti.it trasformandolo in una moderna piattaforma per il commercio elettronico. L'essere al tempo stesso una libreria fisica e online, porta grandi vantaggi ai clienti che possono così scegliere oltre 20.000 titoli religiosi subito pronti per la spedizione in 24h, da un catalogo di più di 350.000 libri in commercio in Italia.
La libreria Coletti nacque il 5 luglio 1908, giorno in cui Ernesto Coletti, allora giovane 36enne di instancabile entusiasmo lavorativo, rilevò la libreria Marietti come proprietario unico e ne acquistò tutto il suo contenuto. La forma societaria originale era quella di una società nominativa e tale si conservò fino al dopoguerra. Ernesto, dal quel momento in poi, diede il via ad un’attività commerciale che ancora oggi sopravvive grazie alla quarta generazione Coletti. La libreria acquistata si trovava allora all’angolo tra via Pozzo delle Cornacchie n. 9 e Piazza S. Luigi dei Francesi n. 9 e qui rimase fino al 1927 come prima sede storica del negozio. Attualmente nulla rimane del palazzo che ospitò i locali prima Marietti e poi Coletti: dalle notizie orali reperite è stato possibile ricostruire che il palazzo venne abbattuto per esigenze di gestione del piano regolatore. Ernesto, al momento dell’avvio della sua autonoma attività imprenditoriale, già aveva maturato esperienza del settore librario dal lavoro che praticò per un certo periodo di tempo presso la Libreria Internazionale Desclée, Lefebvre e c. di Piazza Grazioli n.4 arrivando a ricoprire, dopo alcuni anni di servizio, la carica di vice-diettore. Quasi contemporaneamente all’attività libraria, iniziò anche l’attività editoriale, che ebbe da subito un’impronta artigianale e di secondo piano rispetto alla primaria attività di vendita. Per Ernesto Coletti la scelta dei testi da pubblicare non fu mai una dettata da un preciso orientamento politico né da schierate scelte di tipo personalistico. L’attività editoriale non fu mai l’attività principale, quindi la scelta degli autori e dei testi da pubblicare ricadeva su una piuttosto che sull’altra proposta in base ai rapporti di conoscenza e amicizia che correvano tra il proprietario della casa e colui che gli sottoponeva la sua opera. Ernesto fu molto vicino e partecipe alla vita della Santa Sede e ai collaboratori di quella, per questo la sua produzione ebbe comunque un’impronta cattolica moderata e mai si propose di sostenere teorie eversive o eccentriche rispetto alle linee guida fornite dal Pontefice, né mai si allontanò dal rispetto e della riverenza nei confronti di quello. ... Uno dei primi libri editi Coletti reperiti nel catalogo dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano risale ai primi decenni del ‘900 ed è Corso di Lingua Italiana con esercizi di grammatica e lettura. Parte III, sintassi: reggimento delle parti variabile del discorso. Precisamente questo testo fu edito nel 1909 e da quanto risulta, il testo fu unico esempio di pubblicazione di testi didattici e non ne seguirono altri. In copertina, riporta l’intestazione della «Casa Editrice Ecclesiastica Ernesto Coletti», nome con cui inizialmente la casa editrice Coletti stampa i testi. In alternativa a questo marchio, si può trovare in pubblicazioni approssimativamente coeve, la dicitura «Casa Editrice Cav. Ernesto Coletti». Al di là dell’esperimento didattico e parallelamente ai primi libri di devozione pubblicati, di cui però nulla è possibile ricostruire se non il linee generali, videro la luce volumi di ampio respiro quali L’Enciclopedia scientifica e metologica delle scienze teologiche del professore Cornelius Krieg dell’Università di Friburgo. Dalle notizie raccolte, si apprende che il testo in questione ebbe grande risonanza nel mondo teologico del tempo e fu apprezzato da esperti del settore, studiosi e critici. Opera ugualmente degna di menzione tra le prime iniziative editoriali Coletti è la Summula Theologiae Pastoralis iuxta novissimas leges canonicas et civiles digesta necnon hodiernis necessitatibus ac scholis accommodata del sac. Antonio Maria Micheletti: nulla di più approfondito si è riuscito a ricostruire riguardo quest’opera che ebbe comunque una notevole diffusione nei Semin`ari di tutta Italia e arrivò alla seconda edizione. Del 1912 è la biografia della baronessa d’Hooghvorst, Emilia d’Oultremont, fondatrice della Società di Maria Riparatrice, congregazione di ispirazione ignaziana, e del 1914 è un piccolo opuscolo didattico di preparazione alla Comunione. Altre quattro sono le pubblicazioni illustri risalenti agli anni della prima sede di Piazza delle Cornacchie: un Commentarium di Pietro Piacenza,Via Pacis di Angelo Zecchi; Nella valle dei prodigi di Francesco Negro e Nel viaggio della vita di Rosario Mammani. Come accennato poco sopra, la Libreria Coletti rimase nella sede di via Pozzo delle Cornacchie fino al 1927, anno in cui si trasferì nella seconda delle varie sedi che ebbe, quella di via S. Caterina da Siena n. 61, dove rimase fino al 1968 e dove conobbe il periodo più vivace della sua storia editoriale. In quegli stessi anni, il negozio fu, come in precedenza, sede delle casa editrice e in questa ubicazione, inizialmente ristretta, si allargò progressivamente: dall’avere un unico ingresso, nel 1950 le porte diventarono due e negli anni 1957-1958, gli ingressi diventarono addirittura tre. Il vigore di stampa che contraddistinse quei decenni non subì contraccolpi nemmeno durante i difficili anni della guerra prima e della ripresa pot-bellica poi. Anzi, l’attività propriamente editoriale prese grande sferzo durante gli anni di via S. Caterina e, dal 1928 fino alla metà degli anni ’60, molte furono le pubblicazioni di rilevante importanza. Tra le edizioni di questi anni, alcune, pur uscite dalla stamperia Coletti, riportano la dicitura “Edizioni Romane Mame”. Questo avvenne poiché per non poche pubblicazioni la Coletti fu una vera e propria filiazione della casa editrice di Tour, la Mame e fil.. Tra Ernesto Coletti e la Mame correvano rapporti di conoscenza e amicizia con il fondatore e fu questo il motivo che spinse il Cav. Coletti ad editare, dalle fine degli anni ’50 e per gli anni ’60, certi libri nati originariamente in Francia con l’italiana denominazione di “Edizioni Romane Mame”. Tra questi pubblicazioni si ricordano soprattutto gli atti della Conferenza Episcopale Italiana, il Messale quotidiano dei fedeli di Feder e due opere di Raimondo Spiazzi. È un anno dopo l’inaugurazione della nuova sede che, appena quindicenne, nel 1928, entrava a collaborare nell’azienda paterna, il padre dell’attuale proprietario, il futuro comm. Filippo Coletti che, con il fratello Paolo, proseguì la linea commerciale e editoriale avviata vent’anni prima dal padre. La storia Coletti è quindi all’insegna della linearità e della congruenza d’azione negli interventi dei vari successori; senza soluzione di continuità, mai conobbe brusche interruzioni di produzione dovute a problemi economici o politici, mai subì inversioni di tendenza rispetto alle caratteristiche originarie che vi impresse il fondatore. Per quanto riguarda in modo più specifico il versante editoriale, Filippo non abbandonò le vie già battute dal padre ovvero quelle di scelte editoriali di argomento devozionale e religioso, ma allo stesso tempo allargò l’ambito di interesse al campo sociologico e filosofico. Il testo cardine di questo nuovo settore introdotto fu l’opera di Cornelio `Fabro Storia della filosofia del 1959 e, dello stesso autore, La dissoluzione realistica dell’uomo-Dio e La sintesi idealistica dell’uomo-Dio,entrambi estratti da Cristo vivente nel mondo. Un altro titolo che in questo periodo incontrò largo favore tra i lettori italiani fu la traduzione di L’Evangelo di JV. S. Gesù Cristo Figlio di Dio dell’abate Delatte. Non si mancherà qui di ricordare neppure Vangeli delle Domeniche di Mons. Pietro Benedetti, ampiamente diffuso all’epoca e che arrivò addirittura alla quinta edizione. Neppure in questi anni, la casa editrice Coletti produsse collane propriamente dette ma pubblicò tutti, o quasi, i libri dell’abate Giuseppe Ricciotti, un dei maggiori bibblisti dell’età contemporanea, di cui furono pubblicate presso Coletti Le lettere di San Paolo: tradotte e commentate, Paolo Apostolo: biografia con introduzione critica e illustrazioni, Dio nella ricerca umana, Atti degli Apostoli: tradotti e commentati, L’Era dei Martiri: il cristianesimo da Diocleziano a Costantino riguardante la difficile realtà cristiana dei cristiani sotto l’Impero Romano. Nel primo decennio del dopoguerra l’attività editoriale è molto vivace e, soprattutto dalla seconda metà degli anni ’40 fino al 1966, videro la luce non solo le opere di Ricciotti, cui poco sopra si accennava, ma altre pubblicazioni di carattere divulgativo che ebbero molto successo e soddisfecero pienamente il gusto culturale del tempo. È d’obbligo ricordare, in questa prospettiva, il testo curato da Nicola Turchi Le religioni del mondo del 1946, oltre che il testo di Monachino e i testi di Fabro. Tra gl`i impegni editoriali più curiosi del “periodo Filippo Coletti” si può sicuramente ricordare la pubblicazione delle prediche di Padre Mariano, all’epoca popolarissimo frate che frequentava la neo-nata televisione per proferire le prediche domenicali via etere. Filippo Coletti partecipò anche a numerosi convegni organizzati dalla UECI come accadde per quello del 1953 a Canazei, nel 1957 a Sorrento, nel 1958 a Recoaro Terme, nel 1960 per il VII convegno editoriale UECI, che si svolse a bordo della motonave “Saturnia” e per quello di Riva del Garda. L’attività commerciale e editoriale continuò quindi su queste linee di carattere divulgativo fino al 1966 anno della morte di Filippo Coletti il quale, l’anno prima di scomparire, nel 1965, aveva aperto una seconda libreria a San Pietro, largo del Colonnato. Si trovarono quindi a coesistere, fino alla chiusura della prima nel 1968, due libreria Coletti, quella di via S. Caterina e quella di San Pietro. La soppressione della più vecchia delle due sedi fu dovuto al fatto che il Vicariato di Roma, originariamente ubicato in Piazza della Pigna, nel 1966 si trasferì a San Giovanni in Laterano, attuale sede. Come conseguenza di questo spostamento, molte delle librerie di Piazza della Minerva e zone limitrofe si trovano a veder dimezzate le vendite e decisero quindi di trasferirsi nei pressi della nuova ubicazione del Vicariato. Le ultime stampe risalenti agli anni di via Santa Caterina furono con ogni probabilità il testo del vescovo Giuseppe d’Avack La carità e Maria, uno del mons. Salvatore Garafalo, Pietro nell’Evangelo, un testo di Giovanni Vagaggini, Bibbia e spiritualità liturgica, e un testo di Mario Vanti, San Camillo de Lellis. Di fatto dal 1966 si assottiglia l’attività editoriale che aveva caratterizzato i decenni precedenti e continua quella commerciale. Le pubblicazioni sono sporadiche e si susseguono con una ritmo di due/tre l’anno. La sede continua ad essere quella di Piazza San Pietro fino a quando Ernesto nel 1971 decide di inaugurare un nuovo negozio a San Giovanni che rimarrà attiva fino al 2003, anno in cui verrà venduta, a causa dei problemi di salute del proprietario. Per tutti gli anni settanta e per buona parte degli anni ottanta gli affari della famiglia Coletti si concentrarono soprattutto sulla vendita: nelle loro libreria non si trovavano – e non si trovano - solo testi sacri ma anche testi di vario argomento ed editi dalle varie case editrici. Tra le pubblicazioni più illustri di questo periodo ci fu sicuramente quella del gesuita Emilio Bertone, che affrontava in modo profondo la riflessione sul Credo. Intorno alla metà degli anni ottanta la produzione editoriale conobbe un nuovo slancio grazie all’impegno di Giancarlo Coletti ed in particolare grazie ad alcuni suoi interessi personali: è infatti nel 1983 che nacque l’idea, in accordo con l’«Agesci» organizzazione la quale aveva il compito di stabilire gli argomenti da approfondire, di creare una collana di libri per scout dal titolo “Sussidi tecnici” che in tutto comprende una ventina di titoli. I primi due testi pubblicati furono Costruire la route e Topografia; l’ultimo fu una ristampa di quest’ultimo e risale al 1997. La vendita dei libri fu buona e l’Agesci li utilizza`va per preparare le guide ad organizzare il lavoro e il tempo dei gruppi. Altri testi, come quelli di Carla Nicolini, erano di argomento strettamente religioso e si ponevano come obbiettivo quello di introdurre i giovani scout al Vangelo e di insegnare al gruppo degli esploratori come avvicinarsi alla conoscenza di esso. Alcuni libri riguardavano temi ludici e di organizzazione di giochi di squadra; altri ancora volevano istruire alla vita di gruppo scuot, spiegando ai ragazzi come organizzarsi nei campi più pratici e necessari durante le gite, ovvero come occuparsi di cucina, di costruzione del campo, di “sopravvivenza”... Risale al 1984 anche una antesignana impresa editoriale nata dall’idea imprenditoriale di Giancarlo: egli si occupò della produzione del Messalino festivo. Il messalino fu stampato ad Honk-Hong presso la tipografia dei Salesiani con carta acquistata e fatta arrivare appositamente da Londra; il materiale stampato fu poi trasportato a Vicenza dove subì l’ultima fase della realizzazione, la rilegatura. Ne furono stampate 25.000 copie che furono rivendute per un prezzo che si aggirava intorno alle 11.000 Lire di allora, un prezzo assai concorrenziale rispetto a tutti gli altri messalini in circolazione, che era invece rivenduti approssimativamente per 20/24.000 Lire. È nel 1987 che si verificò una svolta nella costituzione societaria della libreria: le attività vennero scorporate e la Coletti passò ad essere da una società per azioni ad una Srl i cui proprietari sono ora esclusivamente Giancarlo Coletti e i suoi stretti famigliari. La libreria di San Pietro e l’attività commerciale rimasero ai due fratelli E`rnesto e GianCarlo, mentre l’attività editoriale e quella di rappresentanza di alcune case editrici passarono interamente nelle mani di Paolo Coletti e di suo figlio Francesco: i libri stampati da questo momento in poi presero il marchio di «Nuova Coletti». Tra le due attività di Paolo e Francesco quella a cui maggiormente venne dato spazio fu quella di rappresentanza, che sopravvisse fino agli anni novanta grazie ad un notevole impegno anche economico ma che poi venne chiusa. Da quel momento in poi si può considerare concluso il ramo della famiglia Coletti rappresentata da Paolo. Tra le pubblicazioni dei primi anni novanta, ricordiamo qui la raccolta di saggi curata da Marta Sordi L’Impero romano-cristiano, riguardo problemi di varia natura (soprattutto culturale e politica) nati dalla convivenza tra romani e cristiani nel periodo dell’Impero. È nel 1997 che il negozio si spostò nell’attuale sede di via della Conciliazione n2, locali nei quali nel febbraio 2008 la Coletti festeggerà il centenario dalla fondazione. È dal ’97 in poi che iniziò la collaborazione alla gestione del negozio di famiglia e alle sue attività commerciali anche la IV generazione rappresentata da Filippo, figlio di Giancarlo. Non molte stampe vedono la luce in questo periodo se non un importante testo di diritto canonico del 2004: Codice di diritto canonico commentato di Juan Ignacio Arrieta professore della Pontificia Università della Santa Croce. Il testo ebbe molto successo e ne furono state pubblicate 5.000 copie in tre anni arrivando recentemente (settembre 2007) alla seconda edizione. L’attività libraria continuò ampli`ando il campo delle vendite anche al settore turistico e fotografico, oltre che fornire le Università cattoliche romane dei testi di studio messi in programma e, dal 1966, ha anche un vasto assortimento di testi laici soprattutto di ambito umanistico, oltre che religioso. Oggi l’amministratore unico delle attività è Giancarlo Coletti che ricopre anche la carica di vice presidente per il centro Italia dell’Associazione Librai Italiani. La casa editrice Coletti non ha mai avuto un indirizzo o una chiara influenza politica anche se si è sempre contraddistinta per scelte di tipo cattolico. Non pubblicò mai riviste o periodici né fu mai voce di qualche particolare associazione o gruppo.Solo per un periodo si trovò a pubblicare gli atti dei congressi del Centro Orientamento Pastorale.