L’invito costante di Benedetto XVI ad allargare gli orizzonti della razionalità ha suscitato grande interesse nel dibattito culturale del nostro tempo.Si può ben dire che è il primo grande invito storico-culturale del Magistero dell’inizio del terzo millennio e una delle più significative proposte di ricerca. Perché il Papa pone la questione della razionalità come pilastro per un vero rinnovamento della Chiesa e della società? Ma soprattutto,perché essa riguarda la vita della Chiesa e il futuro del cristianesimo? Il volume risponde a queste domande fondamentali.Dopo un saggio introduttivo di mons. Leuzzi, in cui viene messo in evidenza che la proposta di Benedetto XVI non si limita soltanto a rilanciare il tradizionale confronto fede-ragione, ma si pone come questione antropologica epocale, vengono riportati i più importanti discorsi del Papa su questo tema: all’Università Cattolica del Sacro Cuore (2005);all’Università di Regensburg (2006);all’incontro delle Università Europee (2007); l’Allocuzione che avrebbe dovuto tenere all’Università «La Sapienza» (2008). Collocandosi nel cuore della nuova evangelizzazione, questo costante invito di Benedetto XVI rappresenta un aspetto tipico e originale del suo magistero, e il presente volume costituisce senz’altro un valido aiuto per conoscere e approfondire questo suo insegnamento. «Sappiate allargare gli spazi della razionalità nel segno di una fede amica dell’intelligenza,sia nell’ambito di una cultura popolare e diffusa,sia in quello di una ricerca più elaborata e riflessa». (Benedetto XVI)
Tra le più significative reazioni alla prima Enciclica di Benedetto XVI c'è senz'altro il commento di Andrea Riccardi, apparso sull'Osservatore Romano: "Questa Enciclica è un testo che interrogherà la coscienza dei singoli cristiani e delle comunità. Dobbiamo avere il coraggio di fermarci su di essa, evitando quel consumismo spirituale, che ci fa passare da un testo all'altro, da un messaggio all'altro, per poi assimilare poco o niente in profondità".Per aiutare l'assimilazione di un testo del Magistero così ricco di stimoli è stato pensato questo "Commento e guida alla lettura" dell'Enciclica, redatto a più mani e a partire da sensibilità differenti. Così Elena Lea Bartolini e Rinaldo Fabris approfondiscono il concetto di "Amore di Dio e amore del prossimo", l'una nell'AT e nella tradizione ebraica, l'altro nel NT, in particolare nella Prima lettera di Giovanni.Marco Guzzi e Lidia Maggi si soffermano invece sulla distinzione eros/agape, dal punto di vista filosofico-psicologico il primo, esperienziale la seconda. Don Virginio Colmegna e Giuliana Martirani, infine, analizzano la seconda parte dell'Enciclica, dedicata all'esercizio dell'amore-carità da parte della Chiesa.