Tre testi indirizzati ai giovani per scoprire il valore e il significato dell’impegno politico.
Una intensa meditazione dell’arcivescovo emerito di Milano, che con il suo stile inconfondibile indica le condizioni affinché un cristiano possa «sporcarsi le mani» a servizio del bene comune, senza mai perdersi nei compromessi e nella ricerca del potere per il potere. E due contributi del professor Lazzati che mostrano concretamente come agire politicamente restando fedeli al Vangelo.
Dieci parole chiave dell'esperienza cristiana, connesse con i fatti fondamentali che si vivono in quanto cristiani. Sono parole portanti, attorno a cui ne ruotano tante altre, ma essendo spesso ripetute rischiano, purtroppo, di perdere il loro valore, di sfocarsi. Sono state scelte dal Vangelo secondo Marco seguendo l'ordine mediante il quale sono organicamente collegate e devono essere vissute: Vangelo, conversione, fede, Battesimo, perdono, guarigione, croce, Dio, Figlio dell'uomo e risurrezione. Non è stata citata una parola importantissima sia per un cristiano sia per ogni credente: preghiera. Tutto non avrebbe grande valore se non fosse accompagnato dalla preghiera, alla fine di ciascuna delle dieci parole chiave, viene riportato un brano da quella antichissima raccolta di preghiere del popolo ebraico e cristiano, che va sotto il nome di Salmi.
Chi è e come vive un giovane che vuole dirsi «cristiano», oggi, in un mondo che cambia e che sembra travolgere nella sua frenesia tante facili certezze? E ancora: dov’è la differenza che mostriamo in quanto cristiani rispetto alla vita del mondo? Perché una «differenza cristiana» deve pur esserci e deve essere qualcosa di visibile, deve avere a che fare con il nostro comportamento, deve essere un comportamento «altro», non «mondano». Ci guidano in questa riflessione due maestri della fede: il cardinale Carlo Maria Martini, per tanti anni alla guida della Chiesa di Milano, fine biblista e conoscitore dell’animo umano, e padre Enzo Bianchi, monaco, priore del Monastero di Bose, uno dei «profeti» più ascoltati nel nostro tempo. Alle loro parole lasciamo il compito di indicare ai giovani del Terzo millennio una via sicura per camminare verso la felicità vera, quella costruita su cose che durano e che non si lasciano ammaccare dai guai della vita e dallo scorrere inesorabile del tempo.