La vita e l'opera letteraria di uno dei più nuovi e famosi scrittori dei nostri tempi. Il ricordo della sua infanzia è tutto concentrato su Kabul, la sua città natale che ricorre con le sue voci, la sua gente, i suoi cieli in tutta la sua opera. Non è solo nostalgia ma ricordo profondo, memoria di un paese martoriato dalla guerra e dalla violenza. Nelle sue parole ritorna la storia antica e civile di un Afghanistan che non c'è più. Un libro di straordinario impatto per conoscere i lati nascosti e i sentimenti di un grande scrittore.
Le voci, le luci, i colori, gli angoli, i conflitti di una metropoli cosmopolita ancorata alla tradizione e tentata dalla modernità. È questa Istanbul ma anche la Turchia che si dibatte tra tolleranza e fondamentalismo, nazionalismo e spirito europeo, repressione e democrazia. In questo libro vengono raccolti scritti e interviste degli ultimi anni che toccano vari temi: dal ruolo della donna ai diritti umani, dal genocidio degli armeni alle stragi dei curdi, dal terrorismo islamico all'incapacità dell'Occidente di comprendere l'umiliazione dei popoli dannati del Terzo Mondo.
In questi scritti e interviste il grande scrittore messicano si sofferma sul carattere dirompente della letteratura che definisce "l'atto culturale più sovversivo che esista e l'unico spazio che sta ancora producendo pensiero utopico". Paco Ignacio Taibo II parla anche dei suoi personaggi, delle sue letture, del suo romanzo impossibile e interminabile. "Credo nella letteratura, scrive, e in sua madre il romanzo, col fervore di un fondamentalista eretico, un super tifoso del calcio, un gruppettaro del rock. Credo che non esistano i classici, le letture obbligatorie o alla moda. Credo che il Parnaso non esista e che se esistesse sarebbe una taverna messicana i cui portieri non sarebbero Octavio Paz o i membri del comitato svedese del Nobel".
La vita, le opere, i personaggi di Borges attraverso le sue parole in una raccolta di interviste e colloqui con il grande autore e risalenti a vari periodi della sua creazione artistica. Tratti di particolare intensità riguardano la famiglia, la madre, il suo rapporto con la cecità e quello con la morte. Ma non mancano riflessioni su letteratura e politica e risposte franche sul rapporto, molto discusso e criticato, fra l'autore e la letteratura cilena in occasione della consegna di un premio a Santiago. Un libro per capire a fondo il poeta e l'uomo Borges.
Questa è la relazione richiesta dall'imperatore di Spagna Carlo V, dopo le ampie esposizioni orali fatte dal domenicano Bartolomé De Las Casas, sulle distruzioni operate dalle armate spagnole nelle Indie (Antille, Messico, Guatemala, Venezuela, Florida, Rio della Plata). "Io ho deciso, per non essere reo, tacendo, di mettere a stampa..." le ingiustizie e le devastazioni, le rovine e le distruzioni... le opere inique, tiranniche, condannate... esecrabili e abominevoli fatte dagli spagnoli alle genti delle Indie "pacifiche, umili e mansuete". La denuncia più dura e documentata della conquista delle Americhe scritta nel 1542 e tuttora considerata uno dei libri classici per conoscere il massacro dei popoli indios.
I conflitti di civiltà possono e devono essere evitati attraverso un dialogo fra le religioni e fra gli uomini con l'obiettivo di costruire una nuova etica globale.
Il volume raccoglie scritti e interviste di Leonardo Boff sul nuovo Papa e sulle questioni aperte nella Chiesa, prime fra tutte il dialogo interreligioso e il primato della Chiesa di Roma teorizzato da Ratzinger, i diritti degli omosessuali, l'esclusione delle donne dal magistero, la condanna della Teologia della liberazione, la lotta al relativismo. Boff interviene in particolare a difesa della Chiesa dei poveri e degli ultimi, che ha nella Teologia della liberazione in America Latina un punto di riferimento largo e profondo. Boff parla anche del rapporto con Ratzinger nel corso del processo che lo portò alla condanna al "silenzio ossequioso" per relativismo e, successivamente, a lasciare l'abito talare.