La facciata di ogni regime politico è costruita su volti conosciuti, popolari e riconoscibili, ma il nucleo delle decisioni e degli ordini passa da altri circuiti e soprattutto da altri uomini. Questa specie invisibile di potenti decisori è da qualche secolo blandamente riposta sotto l'anonima etichetta di "eminenza grigia", un fascicolo della storia ancora inesplorato, misterioso. Religiosi, banchieri, scienziati, spin doctor, burocrati, giuristi sono tra le figure, spesso appartate e poco note, che hanno orchestrato i momenti politici fondamentali degli ultimi secoli in molti luoghi del mondo. Questo libro racconta le storie di eminenze grigie che hanno informato l'ultimo secolo, ricostruen­do­ne le personalità, il contesto, le intuizioni, gli scontri e le alleanze, e mostra come dietro le quinte della politica da palcoscenico vi sia spesso un deus ex machina molto più efficace e influente dell'esito di un voto o delle correnti di un partito. Ed è spesso da questi personaggi che passa lo spirito di intere epoche storiche.
Aveva previsto tutto. La cesura del Sessantotto, il collasso della sua Chiesa, il dominio del relativismo, l'addio dell'Europa al cattolicesimo senza lacrime né nostalgia, il fanatismo islamico, il neomarxismo della Chiesa del popolo, gli ecologismi apocalittici, il mondo nuovo delle Nazioni Unite, il paradosso di un Occidente che al massimo della propria potenza materiale raggiunge l'apice dell'insicurezza culturale, l'avvento di un'Europa post-europea. È Joseph Ratzinger. Prima di diventare Benedetto XVI, in mezzo secolo di saggi, conferenze e interviste, Ratzinger ha compiuto un lucido pellegrinaggio nella modernità e nel vecchio mondo segnato dalla mancanza di respiro, dal vuoto, dalla derisione. Da papa, la sua presenza era intollerabile, il suo genio una minaccia, le sue dimissioni sono state un sollievo per tanti. A distanza di quindici anni dall'elezione al soglio pontificio, Benedetto XVI appare come l'"ultimo papa" di cui parlava Friedrich Nietzsche. Almeno d'Occidente. Introduzione di John Waters.