Come impostare, creare, organizzare e rafforzare una partnership turistica? In altre parole, "come fare sistema" al di là dei facili proclami? Questo testo individua nel "vantaggio coopetitivo" l'aspetto centrale per lo sviluppo delle località o delle imprese turistiche ed attribuisce alla nuova disciplina il nome di "partnering turistico". Lo stesso eleva le persone, la volontà di più organizzazioni private e/o pubbliche di crescere insieme e la cooperazione di medio termine a nuovo anello-cardine dell'economia. Il volume individua le dieci prestazioni essenziali, definite le "10 A", ossia gli ambiti sui quali una partnership è chiamata a divenire sempre più operativa e produttiva. Propone altresì, con un linguaggio accattivante, un metodo basato sull'auto-analisi, presenta un percorso di lavoro concreto e rigoroso ed aiuta a definire gli strumenti di cui dotarsi per gestire un'esperienza di cooperazione turistica con criteri industriali, al fine di rendere il gruppo di operatori sempre più visibile, innovativo e competitivo
Le affinità linguistiche fra l'Italia e la Romania hanno facilitato l'integrazione culturale attraverso i secoli; negli ultimi anni il trasferimento delle imprese italiane ha fatto della Romania un laboratorio distrettuale con caratteristiche simili al Nord-Est italiano di venti anni fa. La regione del Banato è quella che forse annovera la maggiore presenza italiana: nella sola Timisoara in dieci anni sono state create 18 mila imprese e 95 "joint ventures" locali. La pubblicazione riporta i contributi di vari studiosi che si sono confrontati sui temi dell'integrazione e dello sviluppo; in particolare, è l'agricoltura il settore che potrebbe avere un ruolo decisivo nello sviluppo del paese come fonte di alimenti, di energie rinnovabili e come risorsa paesaggistico-ambientale per lo sviluppo di attività turistiche
Il mondo dei servizi pubblici ha conosciuto nell'ultimo ventennio importanti trasformazioni sotto l'insegna della liberalizzazione e più in generale della ricerca di un più proficuo rapporto pubblico-privato. Sono cambiate le logiche di erogazione dei servizi, sempre più assimilabili a beni di mercato, quindi anche le strategie degli enti locali, che da erogatori-produttori si sono trasformati in acquirenti di attività svolte da imprese industriali. Il presente lavoro, frutto di studi condotti sulla realtà del Friuli Venezia Giulia nell'ultimo quinquennio, intende offrire un contributo al dibattito che si è acceso anche nella nostra regione sugli assetti proprietari e la regolazione delle "public utilities" locali, sulle strategie di ristrutturazione di importanti settori industriali (dall'acqua ai rifiuti, dai trasporti all'energia), sulle scelte in materia di nuove infrastrutture e sui modelli di governance sviluppati in campi particolari come la sanità e la cultura.
Il volume raccoglie i risultati di una serie di studi svolti dal Dipartimento di Scienze economiche dell'Università di Udine, al fine di dimostrare l'utilità di un approccio economico al tema delle aree protette, sotto diversi punti di vista, che vanno dalla discussione delle motivazioni che possono portare all'istituzione di un parco, alla ricerca di modalità di pianificazione e gestione ispirate ai criteri dello sviluppo sostenibile.
Le cause che determinano sviluppo e declino della città e delle aree urbane, sempre meno ascrivibili a fattori di tipo strutturale quali il declino socio-demografico e la crisi dei settori economico-produttivi, con sempre maggiore frequenza sembrano derivare dalla immutabilità di un disegno del territorio genericamente definito da piani urbanistici incapaci di interpretare l'evoluzione di realtà insediative complesse che devono confrontarsi con la conservazione e la valorizzazione delle risorse ambientali. In questo volume vengono approfonditi metodi ed esperienze di pianificazione e gestione del territorio d'area vasta, unitamente alle tematiche del recupero dei tessuti insediativi.