Il Verbo della vita deve farsi carne e deve essere visto, udito, toccato, mangiato da ogni uomo. Tutti vorremmo rivivere l'esperienza del farci strada tra la folla per "tentare di toccarlo", come la donna emorroissa, o di "afferrarlo", come Paolo di Tarso. Tutti siamo convinti che dovunque andremo non ci sarà vita se non c'è lui; per questo bisogna "toccare il Verbo". Toccare per essere guariti, per vedere, per comprendere, per essere liberati, per fare comunione. Le riflessioni dell'Autore in "Toccare il Verbo" non smarriscono mai le caratteristiche di semplicità e immediatezza. Brevi cenni, a volte, per invitare, delicatamente, a leggere, a meditare, ad incarnare il Verbo. Il lettore potrà rivivere l'esperienza dei discepoli del Battista: quando Gesù passò davanti a loro, il precursore non disse altro se non "è lui, seguitelo". Ed essi lo seguirono. Leggendo questo scritti si prova la sensazione di chi si ferma finché il Cristo non appaia e conquisti! La festa del grande amore si fa solo se amante e amato si incontrano. Intense riflessioni bibliche uscite dal cuore di un Sacerdote innamorato di Cristo. Un libro per contemplare e accogliere la Parola di Vita. Valido sussidio di approfondimento della Lettera apostolica Aperuit illis di Papa Francesco.
Scopo del volume è quello di aiutare ad ascoltare e confrontarsi con la Parola che dovrebbe essere la principale attività dell'uomo. La Parola illumina, orienta, sorregge durante il cammino, rinfranca e libera dalla caduta. Non è difficile trovare il "predicatore" di professione che sa farti su ogni parola della Scrittura la dotta conferenza; è raro invece incontrare l'uomo che si espone per primo alla Luce e si lascia scomodare, scomodandoti a sua volta. Tali sono, invece, questi spunti di meditazione: non prediche, non discorsi d'occasione, ma frutto di ricerca sincera scandita sul ritmo travolgente della vita, con le sue tensioni, le sue contraddizioni, i suoi slanci. Diversi gli argomenti, molto cari all'autore: la scoperta dei grandi doni del Padre, l'uomo immagine vera di Dio, la Vergine, fiore benedetto, dono di Dio all'umanità, Gesù Cristo il vero Uomo, la piccolezza e l'umiltà, virtù predilette, l'attesa di un futuro sempre imminente, quando tutto è ricapitolato in Cristo. La brevità favorisce la lettura di questi nuovi, originali spunti di contemplazione che proponiamo all'ascolto.
Profonde meditazioni bibliche uscite dal cuore di un Sacerdote innamorato di Cristo.
Un libro per contemplare e accogliere la Parola di Vita.
Valido sussidio di approfondimento della Lettera apostolica Aperuit illis di Papa Francesco.
Felicemente percorsi e gustati cinquant'anni di servizio presbiterale, declinato in un appassionato ministero che lo ha visto Maestro Direttore della Cappella Musicale Pontificia "Sistina" da 1997 al 2010, Mons. Giuseppe Liberto ci offre l'ennesimo dei suoi preziosi doni di scrittore. Il cristiano - come nell'intuizione carismatica di don Nicola giordano (1933-2019), fondatore del Movimento di Spiritualità «Vivere In» - non può che essere, nella sua natura più profonda, un contemplativo nel mondo, progressivamente assimilato al Cristo. È questa la mistica aspi-razione presbiterale che leggiamo nella vita pastorale e liturgica di Mons. Liberto: la storia insegna - egli ci ricorda - che la profezia, come anche la libertà di coscienza, comporta sempre il martirio.
Tutto il testo è una lettura affascinante, ma che non si può fare di corsa. Sono pagine dense, in cui, ad ogni passo, senti il bisogno di ritornare a masticare quelle frasi per risentirne il sapore e non perderne l'efficacia. Sono meditazioni dettate dall'autore a un ristretto uditorio, non di claustrali, come si potrebbe credere a prima vista, ma di giovani che vivono nel mondo di oggi. Questo dimostra che anche «nel tumulto delle inquietudini e delle agitazioni odierne, come diceva Paolo VI ai partecipanti alla VI assemblea della CEI, si possono individuare tanti fermenti generosi e nobili aspirazioni che sono promesse e fattori di un felice rinnovamento». Con la presente pubblicazione l'autore presenta, ad una più vasta cerchia di anime assetate di verità e di bene, il magnifico programma già ambito dall'apostolo Paolo: «Rinnovare tutto in Cristo, attirando ancora l'attenzione del mondo di oggi alle immense ricchezze che noi possediamo in Lui». Prefazione di Domenico Turco. Introduzione di Leonardo Sapienza.
Lo sviluppo del testo cerca di offrire al lettore una conoscenza solida e convinta, necessaria lì dove può pensare di dare una risposta alla domanda evangelica del titolo, ma anche lì dove dovesse confrontarsi con le argomentazioni del versante negazionista dell'autenticità della Sindone. Il mare della Sindonologia è vasto, spesso burrascoso. Al di fuori dell'Introduzione e delle Conclusioni, tutto il resto del testo è diviso in brevi capitoli. Qui ogni argomento specifico della Passione (Ematoidrosi, Flagellazione, Incoronazione di spine, Crocifissione ecc.) viene sviluppato sia per il Cristo Evangelico sia per l'Uomo Sindonico. Questa impostazione permette una immediata analisi delle concordanze tra il verificabile dell'uno e il verificabile dell'altro personaggio. In questo modo dovrebbe essere possibile giungere autenticamente a conclusioni ricavate da confronti estemporanei, non inficiati da fideismo né razionalismo, frutto solo di una ragione appassionata, in grado di dedurre per capire e sapere. Con questo si spera di aver reso un piccolo contributo alla questione sindonica, atto ritenuto dovuto da chi ama la verità senza contraffarla, ma così come si pone alla scienza e coscienza di ognuno.