Il risultato più importante di questa ricerca sta nell'aver portato chiarezza sul mito della struttura monolitica dei gesuiti e della loro uniformità di pensiero sull'arte e sull'architettura. Una concezione unitaria, condivisa e programmatica dell'architettura e decorazione di tutti gli edifici dell'ordine certamente non esisteva; vi erano tuttavia principi base che orientavano i superiori della Compagnia nel valutare il rapporto tra mezzi e fini e nel vedere tutte le arti quali creature in grado di condurre l'uomo a Dio. La posizione di primo piano dei gesuiti nella vita culturale dell'epoca rese spesso possibile la realizzazione di tali principi in forme artistiche, producendo alcuni dei monumenti più belli del "secolo splendido" a Roma.