Scopo dell'opera (che raccoglie 106 inni) è richiamare l'attenzione su una forma musicale consegnataci dalla Tradizione, nella convinzione che proprio dall'innodia si possa ripartire per un progetto di canto assembleare aperto al futuro e confortato dalla plurisecolare esperienza ecclesiale. La provenienza dei testi è varia: si passa dall'Innario di Bose agli inni del Breviario, fino alle ispirate composizioni di David Maria Turoldo. L'apparato musicale si ispira melodicamente ai modi gregoriani e a strutture monocordali arcaiche. Il repertorio segue i tempi e le principali ricorrenze dell'anno liturgico ed è arricchito da inni destinati alle diverse Ore del giorno. Al volume è allegato un cd con una scelta di 29 inni.
Questa raccolta, che vuole essere un omaggio all'amore di Dio, contiene dodici canti pensati e scritti per un utilizzo vivo nella liturgia. I brani, composti per coro polifonico, sono eseguibili anche dall'assemblea grazie a melodie orecchiabili. A questo volume con le partiture per coro e organo si affianca un cd musicale con tutti i brani.
Questo primo fascicolo del 2010 presenta cinque canti adatti per il tempo di Quaresima tratti dal nuovo Repertorio nazionale di canti per la liturgia, ed elaborati a due o più voci. Al fascicolo con le parti musicali è allegato un CD dove un ottetto vocale esegue tutti i canti.
Il materiale musicale presente in questo numero dedicato ai Sacramenti cerca, in una logica di sperimentazione, di offrire nuovi testi e nuova musica in un confronto con le fonti e nella ricerca di un linguaggio che abbracci il "popolo di Dio" nella sua realtà. Il fascicolo contiene le partiture con indicazioni per l'esecuzione, ed è accompagnato da un cd con la registrazione dei canti stessi. L'esecuzione è di coristi del Coro Interuniversitario di Roma diretti da Massimo Palombella e da mons. Valentino Miserachs, preside del Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma. L'incisione è stata effettuata con il supporto tecnico dello studio mobile della Radio Vaticana.