La storia dell'Europa, e di tutto l'Occidente è cambiata radicalmente con un sogno premonitore. La notte del 27 ottobre dell'anno 312 d.C., l'imperatore romano Costantino è accampato con le sue truppe a poca distanza da Roma. Durante il sonno, Costantino riceve la visione di Cristo che gli suggerisce di scrivere sugli scudi il monogramma greco del Salvatore "XP" con la leggendaria promessa in hoc vinces (con questo vincerai). Il giorno seguente si scontra in battaglia col nemico Massenzio, schierato a difesa di Roma. Questo evento ha due fonti storiche principali, riferite da Eusebio di Cesarea (265-340) e Lattanzio (250-327). I due resoconti hanno in comune un sogno che vide protagonista l'imperatore Costantino e una croce, che gli sarebbe apparsa, presagio di vittoria. "In hoc vinces" è un viaggio nel tempo, alla ricerca di indizi archeologici, esoterici e astronomici nascosti dalla polvere dei secoli che, insieme al racconto della vita del leggendario imperatore romano e dei molti misteri legati alla vicenda storica che lo riguarda, offrono al lettore di oggi una nuova lettura e un'inedita interpretazione di quel "segno".
L'Ordine monastico-militare dei Templari, nato in Terrasanta nel XII secolo con lo scopo di proteggere i pellegrini e difendere i Luoghi Santi, aveva dislocato i suoi insediamenti lungo le principali strade medievali di comunicazione, nonché nelle più importanti città commerciali e portuali della penisola. L'indagine degli autori ha permesso di ritrovare un gran numero di tali luoghi in Italia, tutti descritti in ogni particolare in questo libro, insieme con la loro precisa localizzazione e con le indicazioni topografiche per poterli raggiungere. Giunta alla sua terza edizione, questa guida si propone come un documentato testo di studio per gli appassionati della storia dell'Ordine del Tempio in Italia; la sua struttura a schede, però, ne fa anche un pratico strumento di viaggio per coloro che desiderano visitare i luoghi in cui vissero i Templari italiani.
Lo scopo principale di questo libro è quello di velare e rivalutare il senso perduto dei numeri e delle lettere, delle figure e dei corpi geometrici, risalendo, attraverso la scoperta delle loro misteriose origini e dei loro reconditi significati, a quando, nella notte dei tempi, la divina potenza creatrice ne fece dono all'uomo. L'esame dell'autore, da molti decenni studioso della materia, si basa su una vasta conoscenza di tutti i prodotti culturali delle civiltà antiche, e ha il preciso scopo di ricondurre ad una sintesi di pensiero e a un linguaggio di tipo universale, base del progresso e dell'evoluzione dell'umanità.
Questo libro si propone come un'introduzione alla Roma più segreta: un viaggio iniziatico tra i simboli, gli enigmi, i miti e le leggende di una città dove la tradizione cattolica si è inserita in un substrato di misteri pagani dando luogo a un singolare sincretismo, ad aspetti multiformi e tra loro contrastanti. Grande risalto viene dato alle architetture simboliche ed esoteriche del Borromini e del Piranesi e alla porta alchemica del marchese Palombara.
Angelo Palego, autore di ben 14 spedizioni sul massiccio dell'Ararat, espone nei dettagli il modo in cui, guidato dalla Bibbia e dalla sua intuizione, ha compiuto questa sua straordinaria scoperta. I resti dell'arca di Noè, divisi in due tronconi, si trovano su un ghiacciaio a circa 4800 metri d'altezza. I ghiacci e il clima hanno consentito al legno bitumato dell'arca di resistere per circa 5.000 anni alla naturale distruzione. Alcuni frammenti dell'arca, recuperati negli anni passati da altri ricercatori, dimostrano l'esistenza di questo prezioso reperto, che tuttavia appare e scompare di tanto in tanto a causa dello scorrimento dei ghiacci. I frammenti lignei a suo tempo raccolti sono stati scientificamente datati a 5000 anni fa. I tronconi dell'arca non sono oggi raggiungibili direttamente, perché semisepolti dai ghiacci e in una posizione inaccessibile. Divisa in tre piani, questa enorme ""zattera"", delle dimensioni di un grande palazzo, costruita in "legno resinoso" e ricoperta di pece, ha resistito per cinque millenni alle intemperie e ai terremoti, per riapparire oggi quale testimonianza della verità del racconto biblico e, secondo l'autore, dell'esistenza e della gloria di Dio. Il libro riporta dettagliatamente, con numerose fotografie, illustrazioni e documenti questa meravigliosa avventura.
E' stato così che l'affascinante storia di Amigdar, ovvero il "messaggio metapsichico" del Faraone effigiato nella "Grande Sfinge", la storia del suo Paese e dei suoi usi e costumi è tornata lentamente alla luce in oltre due anni di comunicazioni medianiche. La seconda parte del libro potrebbe rappresentare una tappa fondamentale non solo nella storia della parapsicologia: la rivelazione dell'esistenza e la precisa ubicazione di una "città sotterranea" assolutamente sconosciuta a storici e archeologi.
L'autore, conoscitore da vicino della terra della Bibbia, rivela che il moto dell'acqua nella piscina di Bethesda non era prodotto da un angelo, ma da un sifone. L'"asino in croce" del Pedagogium del Palatino non è un insulto al cristiano Alexamenos, ma testimonianza che Cristo veniva adorato in questo modo. La Via Crucis non è partita dalla fortezza Antonia, ma dal palazzo degli Asmonei. Infine il Cenacolo dell'ultima cena era nel cuore del quartiere esseno e ciò apre una finestra luminosa sulle ultime ore della vita di Gesù e sulla "Pasqua fiorita" che doveva essere celebrata senza la mattanza dell'agnello, secondo l'uso degli Esseni, da chi trovava ospitalità presso di loro.