Descrizione
I Vangeli apocrifi sono stati redatti in epoche diverse, dal II al VII secolo. Alcuni di questi testi respirano il clima della Chiesa primitiva e dei testimoni che hanno ascoltato i seguaci di Gesù, mentre altri sono stati composti in seguito, in un tempo che si allontana da quegli eventi e raccolgono narrazioni della tradizione orale. Quest'opera di Mario Erbetta, pubblicata per la prima volta tra gli anni Settanta e Ottanta del Novecento, spazia non solo nella filologia e nella linguistica, ma anche nella tradizione giudaica e cristiana, nella letteratura rabbinica e patristica, nell'intricato mondo della gnosi e in quello della più classica esegesi biblica.
Note sull'autore
Mario Erbetta (1924-2002) è stato docente di Siro-caldeo, Greco biblico e Copto alla Pontificia Università Urbaniana. Filologo meticoloso, conosceva sumerico, semitico orientale e occidentale, copto, etiopico, armeno, arabo, aramaico, siriaco e persiano.
Per secoli la Bibbia ha costituito lo sterminato repertorio iconografico, ideologico e poetico a cui la cultura occidentale ha attinto. Nel flusso ininterrotto e variegato di immagini prodotte per narrare la storia sacra una vetta è rappresentata dalla Bibbia commissionata a Doré nel 1864. A quest'opera il disegnatore francese si consacrò con una passione e un entusiasmo straordinari, affidandosi alla fantasia, ma senza ignorare le prime fotografie che a quel tempo giungevano dalla Palestina. Il risultato è una fitta e stupenda sequenza di 241 immagini che spaziano dalla Genesi all'Apocalisse attraversando i 73 libri biblici.