
Se alla filosofia di Pirrone di Elide e alle scuole di pensiero scettico orientali e occidentali antiche e moderne si sono dedicati e si dedicano studi e commenti innumerevoli, lo stesso non si può dire dello scetticismo di matrice ebraica, che continua a restare alquanto trascurato. In questa raccolta di saggi si approfondisce la riscoperta in età moderna della tradizione scettica ebraica, prendendo in esame sguardi diversi di pensatori ebrei e cristiani, che con lo scetticismo hanno in qualche modo fatto i conti. I diversi contributi, frutto anche di ricerche svolte presso il Maimonides Centre for Advanced Studies dell'Università di Amburgo, mirano a documentare la ricchezza e la potenzialità dello scetticismo per la storia e l'interpretazione della tradizione ebraica.
Nel secondo centenario della pubblicazione dello scritto di un giovanissimo Leopold Zunz, che inaugurò la scienza dell'ebraismo, l'opera di Giuseppe Veltri e Libera Pisano fornisce un'introduzione generale a questa grande figura, insieme alla traduzione di alcuni dei suoi saggi più significativi. Con le sue ricerche sulla tradizione e le fonti Zunz mise in luce i rapporti e le contaminazioni storiche che hanno fatto dell'ebraismo un campo dinamico ed eterogeneo e al tempo stesso un elemento costitutivo della storia europea. Il riconoscimento di questo intreccio viene ad assumere un ruolo politico decisivo per l'emancipazione degli ebrei: solo da una comprensione adeguata dell'ebraismo poteva scaturire - a detta di Zunz - una riforma consapevole della società, che avrebbe messo gli ebrei al riparo da ogni discriminazione presente e futura.