Il tema della rinuncia al papato, tra i più dibattuti della storia della Chiesa latina medievale, ha di recente attratto nuovamente l'interesse della storiografia italiana e straniera. Il saggio affronta, in forma sistematica, l'analisi storica dell'istituto della renuntiatio papae attraverso un'interpretazione nuova delle fonti giuridiche, teologiche e letterarie: dai primi secoli, alla più celebre vicenda di papa Celestino V, per giungere, dopo le ultime rinunce del sec. XV, all'attuale caso di Benedetto XVI.
I contributi raccolti nel volume sono dedicati alle riscritture di quel mito di Ponzio Pilato che, dalle origini del Cristianesimo al nostro tempo, attraversa - come ha mostrato Arturo Graf - i secoli e la geografia d'Europa. Nel nesso fecondo di storia e letteratura religiosa, tra libri canonici e libri apocrifi, appare la necessità di una leggenda associata a un versetto, a una domanda: "Quid est veritas?", cui nei secoli risponde l'evidenza: "Ecce homo".
Se la novità cristiana è rendere visibile ciò che visibile non è, una domanda s'impone anche allo storico: il credere, col conseguente vedere, è produttivo di conoscenze storicamente accertabili? L'interrogativo nasce dalla tradizione cristiana, ma si spinge all'essenza stessa delle fedi. Il volume presenta quattro filoni d'indagine posti criticamente in relazione e una serie di casi da esplorare: dall'apparizione di Maria a Tirano alle teste di Pietro e Paolo in Laterano, dai miracoli nell'antica gnosi alla circumambulazione islamica.
Isacco di Ninive, noto anche come Isacco il Siro, è certamente uno degli antichi autori cristiani orientali più apprezzati per il suo insegnamento spirituale, sia in oriente sia in occidente. Intento di questo studio è una presentazione globale della sua persona, dell’opera, del pensiero, degli ispiratori e della fortuna, attestata sia dai suoi lettori, sia dalle numerose e antiche versioni della sua opera il cui inventario, seguito da bibliografia e indici, conclude il volume.