Questa pubblicazione accompagna l'evento "Arte Povera 2011", a cura di Germano Celant, che si è svolto in simultanea attraverso l'Italia nelle città di Torino, Milano, Bologna, Roma, Napoli e Bari, arrivando a coinvolgere otto musei e istituzioni culturali, con un'esposizione che include oltre trecento installazioni e opere in architetture interne e spazi urbani, su una superficie totale di circa 15.000 metri quadrati. L'iniziativa ha come fulcro il gruppo nato nel 1967 con gli artisti Giovanni Anselmo, Alighiero Boetti, Pier Paolo Calzolari, Luciano Fabro, Jannis Kounellis, Mario Merz, Marisa Merz, Giulio Paolini, Pino Pascali, Giuseppe Penone, Michelangelo Pistoletto, Emilio Prini e Gilberto Zorio, e ne presenta gli sviluppi storici e contemporanei in diversi contesti: dal Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea alla Triennale di Milano, dal MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo alla Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea di Roma, dal MADRE Museo d'Arte Contemporanea Donnaregina di Napoli al Teatro Margherita di Bari. Per documentare l'impatto di tale ricerca nel mondo dell'arte, quanto la complessità dei singoli contributi d'artista e le loro aperture a tutti i linguaggi dalla scultura alla fotografia, dalla pittura alla performance, dal video al teatro, dalla scrittura all'architettura, è stato realizzato questo volume che si presenta come catalogo e come libro. Vi sono raccolti trentatré saggi inediti.
"...l'impetuosità di Fazzini, l'analisi di Boccioni e la sintesi di Fontana, la meditazione di Licini e la spontaneità di Leoncillo, la costruzione dei Melotti e la sensazione di Novelli assunti come valori che debbono concorrere all'articolazione logica di quell'unità funzionale che è la scultura." Così Giuseppe Appella descrive l'opera dell'artista e amico Giacinto Cerone. Nato a Melfi nel 1957, dove esordisce con mostre e performance, l'artista manterrà un costante legame con la regione d'origine pur trasferendosi definitivamente a Roma nel 1984. Scompare prematuramente nel 2004 interrompendo una ricerca rivolta alla continua sperimentazione di tecniche e materiali - dai gessi alle ceramiche, dal marmo al legno, fino alle più audaci combinazioni con materiali industriali, quali il moplen, il polietilene e il silicone - con i quali ha da sempre instaurato un rapporto emotivo e fisico. Attraverso una significativa selezione di lavori, il catalogo offre l'occasione di conoscerne l'intera opera dal percorso indipendente, oscillante tra suggestioni concettuali e fisicità espressiva e quindi difficilmente collocabile all'interno di correnti e movimenti delineati.
Si aprono gli archivi e i depositi del Museo per raccontare, ad esempio, lo scandalo suscitato dall'acquisizione di un'opera di Burri nel 1959, che provocò un'interrogazione parlamentare, o ricostruire il contesto e le relazioni che portarono ad acquisizioni di inestimabile valore come la serie di opere di Pascali, Medardo Rosso, Capogrossi e molti altri. Nuclei che da soli descrivono l'intera parabola di un artista. Un racconto ricco di notizie e curiosità, filologicamente documentato e illustrato dall'inedito materiale dell'immenso archivio della Galleria: fotografie dell'epoca, documenti autografi, inviti, rassegna stampa, documentazione di allestimenti di mostre, testimonianze, nonché dalle immagini degli scenografici allestimenti che si succederanno negli spazi della Galleria. Cuore del libro saranno le grandi collezioni monografiche della Galleria, qui considerate nella loro completezza, includendo le opere esposte e le opere conservate nei depositi; ciascuno di questi nuclei sarà corredato da una scheda critica, dal regesto delle opere e della ricca documentazione presente negli archivi. Ogni volume avrà un saggio critico di approfondimento inerente a strumenti e problematiche riguardanti la storia del collezionismo della Galleria, quali: i depositi, il restauro, la conservazione, gli archivi e molto altro. Inoltre, ad uno scrittore o critico d'arte sarà affidato un testo di memorie e aneddoti: nel primo volume il filo dei ricordi sarà quello di Lorenza Trucchi...
Michelangelo Pistoletto è conosciuto in Europa come uno dei maggiori artisti viventi ed è considerato negli Stati Uniti un sensibile anticipatore delle pratiche artistiche di partecipazione contemporanea. Il catalogo presenta oltre 130 lavori, provenienti da collezioni private sia americane che europee. Il lettore potrà seguire il percorso artistico di Pistoletto, dalla rigorosa indagine sulla rappresentazione di se stesso fino allo sviluppo delle collaborazioni creative che hanno caratterizzato la sua ricerca, grazie all’analisi dei primi ritratti della metà degli anni cinquanta fino alle azioni collettive dei tardi anni sessanta e primi settanta. I testi di approfondimento sono a cura di studiosi italiani e internazionali quali, Carlos Basoaldo, anche curatore del volume, Angela Vettese, Claire Gilman, Gabriele Guercio, Jean François Chevrier, Suzanne Penn. A chiusura del catalogo una cronologia storico - artistica.