Oggi ci si ammazza per un parcheggio, per un complimento fatto ad una ragazza, per poco denaro, per un pizzo, per una pizza.
Addirittura per gioco!
È nostro primo, assoluto, dovere mettere fine a tanto disprezzo dell’uomo, se non vogliamo arrivare a toccare il fondo del barile dell’inciviltà.
Senza perdere tempo!
Ha tutte le ragioni Leo Buscaglia: “Fin da piccolo il bambino deve sapere che ogni uomo è cosa sacra”.
Il nostro libretto è nato per servire i genitori che vogliono educare al senso della dignità dell’Uomo.
Vengono proposte alcune vie concretissime per raggiungere tale obiettivo indispensabile per distinguerci dai lupi.
Non possiamo far finta di niente: o liquidare l’Uomo, o ribellarci alla società del guscio, alla società del lustrismo. Non è da saggi rassegnarsi al fatto che il look valga più di una laurea, che le facce contino più delle idee, che la statura sia più importante della levatura! Brutti del mondo alla riscossa! Non già per esaltare la bruttezza, ma per ricordare che vi è ben altro oltre il canone estetico; per gridare che ogni passo in avanti deve essere preceduto da un passo al di dentro perché non si trasformi in un passo all’indietro.
È un dato di fatto che oggi il corpo ha una centralità assoluta. Il corpo è oggetto di culto. Di culto ossessivo. Al corpo sono rivolti almeno il 90% dei nostri pensieri, delle nostre preoccupazioni. Dunque è dovere riflettere sul significato del nostro corpo. Ha senso vivere per andare dal sarto, dal parrucchiere, al ristorante e in farmacia? È da queste domande che sono nate queste pagine. Il lavoro è diviso in tre parti. La prima è un’esaltazione del corpo umano: il sunto di tutta la creazione. La seconda presenta le quattro principali interpretazioni del corpo, più diffuse, oggi: il corpo come macchina, il corpo come spettacolo di bellezza e di salute, il corpo come espressione della persona e il corpo come tempio di Dio. La terza parte tratta dei nostri doveri verso il corpo. Un opuscolo scritto per chi ha voglia di vita, scritto per ringraziare d’esser nato uomo.
All’inizio del ventesimo secolo il poeta francese Charles Péguy coglieva bene il malessere dell’uomo contemporaneo. “L’uomo moderno soffre di amnesia di eternità”. Queste poche pagine vorrebbero curare tale malessere. Con la massima stringatezza si propongono di dimostrare che l’aldilà non solo è possibile, ma è plausibile. Lo dimostrano appellandosi alla ragione ed alla fede. Ne risulta un breve Trattato su un tema che ha notevoli ricadute esistenziali: non solo è portatore di senso e di speranza, ma è stimolo per una vita più piena e più ricca. L’eternità non si compra in farmacia: la si costruisce nell’aldiqua. Pagine da centellinare per scoprire una consolante verità: la vita non si esaurisce quaggiù. Pagine che ci aiutano a non perdere l’orientamento. Pagine che ci invitano a guardare lontano e a guardare in alto. Il cielo non è vuoto!
Il testo è retto da un filo conduttore logico: dopo una breve descrizione del pessimista, passa alla presentazione dell'ottimista. Con consigli, citazioni, racconti e detti.
Un piccolo opuscolo per capire, godere e vivere la Pasqua. Abbiamo sottovalutato Pasqua. Dobbiamo rilanciarla: e troppo preziosa! Pasqua e la prova del nove della solidita della nostra fede. Pasqua e la risposta al senso del nostro vivere e del nostro morire. Pasqua coinvolge tutto l'uomo: il suo corpo, la sua anima, il suo spirito. Pasqua: festa traboccante! Non puo certo essere contenuta in un opuscolo come questo. Pero anche queste pagine (tutte da sorseggiare) offrono un sicuro contributo per capire, godere e vivere una Festa di cui i cristiani dovrebbero essere piu fieri.