L'opera indaga alcuni aspetti della storia e della cultura veneziana attraverso una prospettiva inedita quanto accattivante: quella dello sguardo esterno sulla città lagunare, della percezione di Venezia fuori da Venezia. Le diverse "visuali" a partire dalle quali si affronta il tema spaziano all'interno di ambiti eterogenei, anche se strettamente collegati tra loro: dal ruolo che l'immagine della Venezia medievale ebbe nella costruzione del pensiero degli storici europei tra Otto e Novecento, alle profonde modificazioni che ebbe in Bisanzio la percezione della Serenissima, divenuta, da suddita dell'impero, sovrana; dall'osservazione della Repubblica veneziana da parte dell'impero ottomano, allo sguardo attento della Roma papale, che da Venezia importava, oltre a un rilevante quantitativo di merci di varia natura, anche influenze di una ideologia politica e religiosa che appariva "avanzata" rispetto a quella della città papale; infine, di "distanza, se non di un'aperta contrapposizione" si parla a proposito dello sguardo della rivale Genova.