L'annuncio del Vangelo nella storia sorprendente e sempre nuova del cristianesimo. Le prime comunità cristiane hanno individuato in Gesù e nel suo messaggio qualcosa di molto importante per la vita, le attese e i dubbi di ogni donna e uomo, di qualsiasi cultura e religione. Questo è il motivo che ha spinto la Chiesa nel corso dei secoli ad annunciaree condividere il progetto evangelico. Tuttavia, è necessario reinventare la grammatica dell'evangelizzazione, ogniqualvolta, come nella contemporaneità, emerge la richiesta di un annuncio credibile e capace di entrare nei passaggi cruciali della storia, delle culture e delle società. Il messaggio cristiano mostra come il credere porta con sé un'inquietudine che lotta contro la rassegnazione, affinché la buona notizia non privi donne e uomini di quelle prospettive di senso che rispondono alle questioni più profonde dell'umano.
Nell'anno dedicato alla Vita Consacrata, il Vescovo di Assisi offre una sua riflessione-studio sul rapporto della Vita Consacrata (i religiosi) con la Chiesa dal punto di vista del suo inserimento, del suo servizio, della pastorale, nel rapporto tra Chiesa particolare e Chiesa universale. Tale discorso viene rivisitato alla luce della teologia del Vaticano II e delle attuali condizioni della società, della cultura e della pastorale. L'auspicio è che si progredisca nell'unico cammino in cui le finalità specifiche delle famiglie religiose, accolte e valorizzate, siano vissute in intimo rapporto con la vita della Chiesa, in un'organica comunione.
Le Comunità Maria Famiglie del Vangelo (CMFV) nascono in un orizzonte di crisi come un percorso di speranza. Si tratta di un cammino nato nella Terra del Poverello all'interno del piano pastorale diocesano, con al centro il Vangelo, con l'intento di far sperimentare il carattere familiare della Chiesa. Le CMFV intendono rispondere all'esigenza di ritessere, con la forza propria del Vangelo, i rapporti tra le persone, in particolare nelle famiglie "spirituali" che possono includere le famiglie "coniugali", accogliendo anche altri cristiani non legati dal vincolo matrimoniale. L'approfondimento della Scrittura diventa Parola vissuta comunitariamente. Il modello a cui fanno riferimento è quello vissuto da Gesù stesso e sperimentato nella prima ora del cristianesimo, l'ottica è di far diventare la parrocchia una "famiglia di famiglie" o una "comunione di comunità". Così la "Chiesa come Famiglia potrà dare la sua piena misura di Chiesa".
Il volume intende comunicare la novità di vita" portata da Gesù di Nazaret così che l'esistenza di ogni lettore, modellata su di Lui, possa risultare più amabile e colma di speranza. "
Recuperando un'ecclesiologia missionaria, pellegrinante e aperta al mondo, il Vaticano II ci ha consegnato una visione di Chiesa meno preoccupata di rafforzare se stessa e più impegnata nell'annuncio e nella carità. è "Chiesa", per il Concilio, sia la comunità universale dei fedeli nel mondo, sia ogni singola comunità locale guidata dal vescovo; è "Chiesa", subordinatamente, la comunità eucaristica parrocchiale raccolta attorno al presbitero e anche ogni comunità formata da alcune persone che si incontrano in nome di Gesù; tra queste, in primo luogo, i gruppi di famiglie, che per il sacramento del matrimonio formano una "piccola Chiesa". Quanto più le "piccole comunità" a dimensione domestica saranno luoghi di ascolto della Parola di Dio, preghiera, accoglienza e annuncio, tanto più le comunità parrocchiali si rivitalizzeranno, a beneficio delle chiese locali e della Chiesa universale.