L'avanzata turca nei Balcani nel Quattrocento e l'occupazione delle terre d'Albania costrinse molti alla fuga: tanti albanesi ripararono a Venezia. Quale fu la politica di accoglienza della Serenissima? Quale destino ebbero le donne, i bambini e gli uomini scampati agli eventi bellici? Il libro segue le loro vicende e il processo di integrazione nel tessuto socio economico veneziano. Illustra inoltre i contributi albanesi alla cultura umanistica veneziana. Segue il formarsi dello stereotipo della figura dell'albanese nella letteratura veneta del Cinquecento. Il libro apre nuove prospettive di indagine sul versante delle arti figurative e sulla committenza artistica tra Quattrocento e Cinquecento.