Atti del II° Seminario Internazionale sull'Ordine Domenicano e l'Inquisizione.
Atti di un Seminario organizzato in occasione del sesto centenario del passaggio di s. Vincenzo Ferrer in Romandie. Gli scritti qui raccolti non si soffermano soltanto sui temi del suo modus praedicandi nel contesto geografico delle diocesi di Ginevra e Losanna e sulle influenze del suo itinerario apostolico dapprima nelle valli del Piemonte e poi in Bretagna, ma illustrano anche la più ampia questione del rinnovamento della predicazione alla fine del Medio Evo.
Edizione critica dei sermoni superstiti di Giordano di Sassonia (?-1237), ricostruiti attraverso l'analisi filologica di sette sermonari. Essi costituiscono una testimonianza essenziale della prima predicazione domenicana. Un indice finale chiude il volume.
Una nuova biografia di Benedetto XI, che contribuisce in modo organico alla riscrittura della vita di un personaggio che, in un'epoca quanto mai convulsa, seppe svolgere, non sempre con successo, ma senza perdere mai di vista il significato del proprio mandato, il ruolo non solo di papa, ma anche di dotto diplomatico e di missionario. In appendice l'edizione di un testo latino perugino che contiene una sua breve biografia e testi redatti nel contesto del culto resogli al suo sepolcro.
Il Seminario fu organizzato dall'Istituto Storico domenicano e dalla facoltà di Diritto Canonico della pontificia Università San Tommaso. I singoli contributi partono da uno studio bio-bibliografico sulla figura del santo, per poi ricostruire il contesto storico-politico e religioso in cui operò come maestro dell'Ordine, le fasi del suo processo di canonizzazione, per poi approfondire tematiche più strettamente dottrinali attraverso l'analisi delle sue opere giuridiche.
La ripresa della vita domenicana nella Francia del XIX secolo si manifestò dapprima in ambiente femminile. Dopo i primi anni di pace concordataria e quaranta anni prima che H-D. Lacordaire desse un impulso definitivo al ritorno del Predicatori in Francia, alcune religiose sopravvissute all'Ancien Régime si riunirono e tentarono di ritrovare una nuova identità domenicana. Si narra qui la storia di questo rinnovamento, seguendone le tracce lungo tutto il XIX secolo.
Prediche sul secondo capitolo del 'Genesi'.
Attraverso l'esame di un corpus di manoscritti di matrice domenicana si indaga su due aspetti interdipendenti della mentalità e della cultura dei secoli XIII-XIV: la cultura del libro prodotta in ambito mendicante e la realtà della predicazione bassomedievale che appare strettamente vincolata a molteplici usi della scrittura e che resta un fenomeno senza la piena comprensione del quale risulterebbe oscura tanta parte delle vicende, culturali e non solo, che caratterizzarono i secoli in esame.
Storia della provincia di Grecia, istituita nel 1228, avendo come territorio l'Impero latino creato dopo la conquista di Costantinopoli (12 aprile 1204). Essa si estinse nella seconda metà del XVII secolo, già limitata alla sola isola di Creta. Cinque appendici, delle quali la I comprende la cronotassi dei priori provinciali, vicari generali e visitatori della provincia dal 1240 al 1642.
Biografia del domenicano Silvestro Bendici, nato a Reggio Calabria attorno al 1624 e morto a Tunisi il 2 agosto 1662. Fu missionario in Armenia e incaricato di un'importante missione diplomatica in Persia. Ampie inquadrature dell'ambiente calabrese del XVII secolo, delle missioni di Armenia e del Medio Oriente, dell'ambiente degli schiavi di Tunisi, dove il protagonista, dopo decennali peregrinazioni in tutto il bacino mediterraneo, concluse violentemente la sua esistenza. In appendice l'edizione di 21 documenti inediti (1652-1672).
Il volume che apre nella collana dei Monumenta la serie Corpus Hagiographicum sancti Dominici comprende una raccolta dei miracula di s. Domenico risalenti agli inizi del XIV secolo e la Legenda scritta da Pietro Calò. Un saggio storico-filologico introduttivo precede l'edizione dei due testi. Un indice finale chiude il volume.
Esame del pensiero di alcuni scrittori domenicani (Tommaso de Vio, Cyprian Benet, Alberto Pasquali, Isidoro Isolani, Silvestro Mazolini e Ambrogio Catarino) ed altri su questioni ecclesiologiche relative al V concilio Lateranense (1512-1517) e alla Riforma protestante.
Si ripercorrono le fasi salienti della riforma della provincia domenicana d'Occitania operata da Sébastien Michaelis, inserendola nel quadro più ampio della riforma degli ordini religiosi dopo il concilio di Trento (1545-1563). A tale scopo si pubblica la storia di Archimbaud, che di Michaelis può essere considerato uno dei figli spirituali, avendolo fra l'altro accolto nell'Ordine l'anno 1599.
Studio sistematico sulla vita liturgica dei Predicatori attraverso l'esame della documentazione disponibile dal 1216 al 1980, quando l'Ordine, pur mantenendo alcune sue specificità, adottò il nuovo rito scaturito dalle riforme conciliari. In appendice una collezione cronologica di testi legislativi inerenti alla celebrazione liturgica.
Storia della congregazione domenicana di Ragusa, una delle istituzioni nate nell'ambito dell'ingente sforzo operato per il ripristino della disciplina regolare nell'ordine dei Predicatori.
In assenza di documentazione ufficiale circa la presenza dei domenicani in Inghilterra, ci si avvale dei registri dei vescovi per compilare un esaustivo indice biografico e un altrettanto completa lista dei conventi, che si rivelano il sommario più chiaro e completo circa la presenza dei domenicani nelle province di Canterbury e York dalla seconda metà del XIII secolo a tutto il tardo medioevo.
Il catalogo costituito da 94 codici e 4 frammenti è preceduto da una storia della biblioteca conventuale dei domenicani, la cui presenza a Ragusa risalirebbe, stando alla cronachistica dei sec. XVII e XVIII, agli anni 1225-1228. In appendice edizione degli atti frammentari di capitoli della provincia di San Domenico (Pesaro 1462-1471), tramandati dal cod. 21 e di una lista di exemplaria di testi giuridici con l'indicazione della relativa taxa, depositati presso uno stationarius per essere messi in circolazione in ambito universitario, tratti dal cod. 1.
Il potere e il ruolo svolto dal cardinale protettore dell'Ordine, figura non prevista dalle Costituzioni, essendo la sua funzione legata essenzialmente a particolari contingenze storiche, attraverso cinque fasi ben definite: I. dalla bolla di Gregorio XI (1373) al 1473; II. dalla bolla di Sisto IV (1473) al 1598; III. dal 1598 al 1606 corrispondente al periodo di vacanza dell'ufficio; IV. dal 1606 alla bolla di Innocenzo XII del 1694; V. dalla bolla di Innocenzo XII (1694) al 1887, data di morte dell'ultimo cardinale protettore.
Edizione critica del testo stabilito attraverso la collazione di cinque manoscritti contenenti l'opera alcuni in toto altri in parte. Il testo elaborato a partire dalla fine del XIII secolo, verosimilmente mentre l'autore era priore ad Albi (1294-1297), doveva essere di fatto concluso nel 1311, come dimostrerebbe in un esemplare della tradizione manoscritta la dedica al provinciale della Provincia di Provenza fr. Guglielmo de Laudun. Un indice finale chiude il volume.
L'edizione dei testi qui editi tramandati da quattro codici conservati presso l'Archivio generale dell'Ordine a Roma (IV.2, IV.14, IV.16, IV.19) comprende: 1. Registrum (1469-1483) di fr. Giovanni de Curte; 2. Registrum (1484-1485) di fr. Bartolomeo Comazio; 3. Registrum (1507) di fr. Giovanni Clérée; 4. Registrum (1520-1522) di fr. Geronimo de Peñafiel; 5-6. Registrum I (1523) e Registrum II (1524) di fr. Antonio da Ferrara. Un dettagliato indice finale chiude il volume.
In questo volume sono state raccolte le edizioni delle fonti diplomatiche della storia del santo e delle fondazioni anteriori alla sua morte. I documenti disposti in ordine cronologico dal 1199 al 1221 sono stati così classificati dagli editori: I. "Cartulaire de l'Ordre des Frères Prêcheurs"; 2. "Cartulaire de Prouille"; 3. "Chartes concernant S. Dominique à titre personel"; 4. "Chartes sans relation expresse avec S. Dominique et son oeuvre"; 5. "Chartes ecclésiastique"; 6. "Chartes seigneuriales"; 7. "Actes privés passés par devant notaire". Un indice finale chiude il volume.
Studio sulle origini, lo sviluppo e l'influenza della provincia domenicana inglese nel XIII secolo in relazione alla vita e alla storia dell'ordine stesso: dal primo nucleo di domenicani, attestati ad Oxford nel 1221 sotto la guida del priore provinciale Gilbert of Fresney, sino al loro pieno inserimento nella vita pubblica durante il regno di Edoardo I (1272-1307).
Dopo aver contestualizzato storicamente la figura di Ricoldo, viene esaminato il suo Itinerarium: relazione in cui descrisse in maniera abbastanza particolareggiata il suo viaggio in Terra Santa, dando invece informazioni più succinte per la Siria e la Mesopotamia sino a Baghdad, ma descrivendo i caratteri delle popolazioni di cui attraversò i paesi e puntualizzando le loro credenze religiose.
Storia delle fondazioni domenicane nella regione baltica della Livonia dal 1234, quando il vescovo di Riga Nicola diede ai frati "palacium nostrum lapideum [?] iuxta Rygam [?] per eorum studium et latore in Lyvonia [?]", fino agli inizi del Cinquecento, quando con l'incombere della Riforma protestante si assistette alla loro definitiva diaspora.
Svolgimento del processo inquisitoriale istruito contro il domenicano inglese Thoma Waleys, che il 3 gennaio 1333 aveva pronunciato in Avignone un sermone in cui attaccava la tesi teologico-dottrinale pronunciata da Giovanni XXII nel 1331, in cui il papa affermava che le anime dei santi in cielo non vedevano e non avrebbero visto Dio prima del giudizio universale. In appendice edizione della documentazione processuale.
Il ruolo svolto dal domenicano Giovanni di Montenero nei concili di Basilea (1431) e Firenze (1439), sviluppando il tema dei rapporti fra i privilegi dei Mendicanti e l'elaborazione della dottrina sul potere pontificio.