Il dialogo fra le culture e le religioni, nella legittima ricerca di un mondo di pace, sta diventando sempre più importante e urgente; ma non esiste alcuna possibilità di dialogo in assenza di una seria conoscenza reciproca fra i diversi mondi culturali e religiosi. Il volume intende essere uno strumento redatto in modo semplice e comprensibile, ma su basi rigorosamente scientifiche, per far meglio conoscere le grandi religioni non cristiane dell’Asia meridionale e orientale: induismo, sikhismo, buddhismo, confucianesimo, taoismo, shintoismo.
Punti forti
Competenza e autorevolezza di molti relatori, che sono docenti universitari – come ad esempio il curatore Stefano Piano – o tra i maggiori esperti del campo. Nel suo saggio finale, che fu forse uno degli ultimi, se non l’ultimo a essere scritto prima della sua scomparsa, il gesuita belga Jacques Dupuis (1923-2004), docente alla Gregoriana e consulente del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso, traccia le linee teoriche del dialogo con le altre tradizioni religiose.
Destinatari
Laici e consacrati direttamente impegnati nel dialogo ecumenico. Persone interessate sul piano culturale a questi temi, che meritano di essere approfonditi.
Curatore
Stefano Piano è docente di indologia nell’Università di Torino, dove ha diretto il Dipartimento di Orientalistica e presieduto il Centro di Scienze Religiose; ha fondato il Dottorato in Studi indologici e tibetologici (2001). Insegna anche nell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Torino. Ha compiuto numerosi viaggi di studio in India ed è autore o curatore di molti volumi e saggi.
Il panorama della religiosità contemporanea si presenta molto frammentato e caratterizzato dalla emergenza di nuovi movimenti religiosi riconducibili al mondo della New Age, della Christian Science, e alle antiche religioni orientali come induismo e buddhismo, le cui manifestazioni sono talora non prive di una certa ambiguità. Il volume attraverso i vari contributi intende presentare la galassia dei nuovi movimenti religiosi, con l'obiettivo da un lato di cogliere i dinamismi e le caratteristiche proprie della "nuova religiosità", dall'altro lato di individuare le "ragioni" esistenziali e psicologiche che rendono tali movimenti allettanti per l'uomo contemporaneo. La prospettiva è di offrire uno strumento agile per dare una lettura adeguata e critica del mondo della nuova religiosità, considerandone anche il grado di "prossimità" o di "distanza" rispetto alla fede cristiana. Per disegnare la mappa delle nuove religiosità, i 12 contributi affrontano l'argomento da diversi punti: storico-religioso, sociologico, psicologico, educativo.