La Ratio studiorum costituisce uno degli strumenti di più profonda efficacia modellizzante della cultura europea: un codice di lunga durata e di fortissima tenuta egemonica che espande la sua presenza anche al di fuori delle mura dei «collegi» gesuitici. Non ne escono soltanto sacerdoti ottimamente preparati, ma anche una quota rilevante dell’aristocrazia europea, dei quadri dirigenti dell’apparato burocratico: uniformemente educati. In questo volume la Ratio è analizzata nelle sue componenti tecnico-pedagogiche, nei suoi referenti culturali e religiosi, anche d’ordine retorico, scientifico e casistico, sino al momento della sua crisi primosettecentesca.