In questo libro, Jill Tomlinson racconta la storia di Pongo, un giovane gorilla che non vede l'ora di diventare forte e saggio come il suo papà, il Grande Capo del branco. Tra poco Pongo non potrà più dormire nel nido sull'albero con la mamma, dovrà lasciare il posto alla nuova sorellina e prendersi cura di lei. Accanto al padre, con cui passa sempre più tempo, impara le leggi del branco, la differenza tra amici e nemici e il rispetto per chi è più vecchio e debole, ma anche più saggio. Presto si rende conto che anche lui potrebbe diventare capobranco un giorno, ma per ora ha ancora voglia di giocare con gli amici. Età di lettura: da 6 anni.
"Ho voluto realizzare un libro da affiancare a L'albero delle Parole; se L'albero delle Parole costituisce un'introduzione alla lettura della Poesia da parte dei bambini e dei ragazzi, Le Parole Magiche vogliono essere un'introduzione alla scrittura della Poesia. Si tratta infatti di due operazioni complementari e altrettanto necessarie per una corretta comprensione del Linguaggio poetico. "Le Parole Magiche" costituisce l'elaborazione di un'esperienza molto ricca che ha avuto la sua origine nei numerosi laboratori da me tenuti in questi anni nelle scuole elementari e medie. In questo libro le parole svelano la loro fisicità, le loro magie di suono e forma che le fanno interagire con i colori, con gli odori, con i sapori e alla fine con i nostri sentimenti e le nostre emozioni. Grazie a "Le Parole Magiche" i piccoli lettori impareranno a leggere nel giusto modo una poesia, non riducendo il testo alla prosa ma sintonizzandosi sulla lunghezza d'onda del linguaggio poetico, imparandone a cogliere le valenze analogiche prima di quelle logiche." (Donatella Bisutti)
Lina ha quattordici anni e vive in una famiglia felice. Apparentemente. La mamma è talora sin troppo presente nel governo domestico, il padre è affettuoso, un uomo meraviglioso, ma chissà come mai, di tanto in tanto soffre di un oscuro malessere. Anche Lina, apparentemente senza problemi, ha un incubo ricorrente... Per Lina è arrivato il momento di andare oltre l'apparenza delle cose: lo fa grazie all'amicizia per Kattri, l'amore per Leo e la passione per lo scrivere. Nel tema dato in un concorso letterario scolastico Lina racconta l'affetto fortissimo che prova per il padre ma anche ciò che di lui viene da tutti rimosso: la dipendenza dall'alcol. Lina vince il concorso e con il suo coraggio contribuisce a dissipare in parte l'ipocrisia del mondo degli adulti.