C'è chi le esalta e chi tenta di sottrarvisi: stiamo parlando delle nuove tecnologie e del mondo digitale in genere, che ci assediano nella vita di ogni giorno, e ancor più diffusamente penetrano nella mente e nella vita dei ragazzi, i cosiddetti "nativi digitali", nel loro modo di crescere e di apprendere. Ma come funziona la mente di un bambino e di un adolescente? Fino a che punto l'immersione nelle tecnologie la sta trasformando? Caterina Cangià, ponendosi in maniera simpatetica nei confronti delle nuove tecnologie, ne delinea con equilibrio i rischi e i vantaggi.
Come impattano le nuove tecnologie digitali nel fare scuola? Quali strumenti usare e quali scelte metodologiche adottare? In questo volume, che si basa sui risultati di una ricerca promossa dall'INDIRE, in collaborazione con l'università "La Bicocca" di Milano e con il supporto di importanti aziende del settore tecnologico, si danno risposte chiare e documentate a queste domande. Il libro che nasce dai risultati di un setting tecnologico per lo sviluppo di attività didattiche collaborative, che si è svolto presso l'Istituto Comprensivo di Montelupo Fiorentino (FI). Sono presenti la documentazione dell'esperienza, commenti e riflessioni di docenti di Pedagogia su un modello d'insegnamento adatto ai "nativi digitali". Prendendo, infatti, le mosse da un'ampia documentazione dei risultati della ricerca, gli autori propongono un modello operativo per la costruzione della classe tecnologica nella scuola primaria e secondaria di primo grado, associando indicazioni di tipo tecnico a raccomandazioni di natura metodologico-didattica utili a chi vuole affrontare in modo consapevole e globale l'approccio all'uso dei nuovi media nell'ambiente educativo.