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È una felice esperienza essere “di Cristo”! È quella ben descritta da san Paolo: «Tutto è vostro, ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio».
Tutto è vostro! Anche questo antico figlio di Giacobbe. Nella sua vicenda Dio ha voluto disegnare con dovizia di particolari (bisogna dirlo!) il suo piano di salvezza. Il piano che avrebbe mandato ad effetto nel suo Figlio, sceso prima nella nudità di Adamo e poi nell’Egitto dell’umanità, dove quest’ultima si trova priva di libertà e senza futuro, non può fare quello che vuole e non può andare dove crede.
Il lettore è sprovveduto, ma lasciandosi portare dalla Parola di Dio, scopre che questa storia meravigliosa è la sua e preme in lui per compiersi.
L’approccio è antico: sant’Ignazio di Loyola lo chiamava “composizione di luogo”; noi preferiamo la più suggestiva prassi ebraica e parliamo di “haggadot”. Ma senza la guida dello Spirito di Cristo, né queste né quella “funzionano”. È lui il maestro interiore, che illumina le parole e le rende efficaci. È per la sua forza che questa antica storia diventa la storia di chi la ascolta come un nutrimento e vi ritrova se stesso, dopo essersi sempre nuovamente smarrito.
In fondo, cosa sono tremila anni?
Come il giorno di ieri che è passato, come una veglia della notte…
La ristampa, che si è resa necessaria, di questa “incredibile storia” suggerisce che qualcuno l’ha resa credibile per tanti!
A Lui ogni merito e la lode entusiasta dei suoi.
Tarcisio ZANNI è nato a Cremona nel 1945, all’incirca nelle ore in cui a Hiroshima e Nagasaki veniva, in maniera discutibile, posto fine al secondo conflitto mondiale. Cresciuto nella provincia bianca, cattolicissima del Nord Italia (ora placidamente atea) e nelle relative istituzioni, ne è uscito con furore negli anni della contestazione studentesca e operaia, detti, per brevità, “del ’68”. Conseguite a suo dire “inutilmente” la laurea in Filosofia presso l’Università di Bologna e la Licenza in Teologia all’Università del Laterano in Roma, ha incontrato, per pura grazia di Dio, il Cammino Neocatecumenale nel 1971 a Scandicci, e ne è stato “salvato” – al dire del suo amico Carlo Carretto – «come Mosè dalle acque». È sposato con Clementina fin dal 1976 e ne ha avuto tre figli, Michele, Giacomo e Stefano, per i quali non cessa di benedire Dio. Inviato nella “Missio ad gentes di Hanoi”, vi ha vissuto per tre anni, e ne ha riportato un certo amore per il Vietnam. Ha scritto diversi saggi di teologia divulgativa e di indole catechetica, per l’Editrice Chirico di Napoli, sul sito della quale alla voce “autori” se ne trova elenco completo.
Da segnalare tra gli altri: A Betlemme (2004); La Veglia (2004), cioè come arrivare all’alba del giorno di Pasqua senza accorgersene; Venduto in Giuseppe (2008); Che cosa c’è di diverso in questa notte? (2010); Verso il Natale in famiglia (2014); Assunti in cielo (2016) per una pedagogia eucaristica; Intervista a Francesco Cuppini (2016); Viaggio alla ricerca dell’Italia cattolica che non si trova più (2018); La debolezza di Dio (2020) ossia la “vera” storia di Anania di Damasco; Giuseppe di Nàzaret (2021); e infine Quando essere vecchi è una risorsa (2021).
Questo libretto offre spunti di riflessione nella lettura di alcuni capitoli del Libro della Genesi (cc. 24-30 e 48-49) che riguardano la storia di Rebecca, la sposa di Isacco e madre di Esaù e Giacobbe e la storia delle mogli di Giacobbe, fino alla nascita dei dodici figli, i patriarchi delle dodici tribù del popolo di Israele e immagine del nuovo popolo di Dio.
"La Chiesa di Cristo infatti riconosce che gli inizi della sua fede e della sua elezione si trovano già, secondo il mistero divino della salvezza, nei patriarchi, in Mosè e nei profeti... Per questo non può dimenticare che ha ricevuto la rivelazione dell'Antico Testamento per mezzo di quel popolo con cui Dio, nella sua ineffabile misericordia, si è degnato di stringere l'Antica Alleanza, e che essa stessa si nutre dalla radice dell'ulivo buono su cui sono stati innestati i rami dell'ulivo selvatico che sono i gentili." (Nostra Aetate, 4)
Ascoltare la Torah, e in concreto il Decalogo, non significa porsi davanti a un codice per esaminarlo freddamente, ma penetrare nella corrente vitale che sgorga dalla Scrittura e che, attraverso i secoli, arriva fino a noi. Una cosa è l’atteggiamento dell’esegesi critica, che si pone davanti al testo e lo esamina dal punto di vista filologico, testuale, storico, archeologico, strutturale. Cosa ben diversa è l’atteggiamento di chi si colloca al di sotto del testo biblico, lasciando che il testo gli parli con la sua inesauribile ricchezza. Questo è l’atteggiamento dei rabbini, i cui commenti ho raccolto.
Il mistero pasquale riscoperto dal Vaticano II, non è solo un evento lessicale, ma è la prospettiva giusta, offerta oggi dallo Spirito alla Chiesa, per un approccio corretto alla risposta salvifica di Dio all'uomo. Queste pagine, sono un contributo offerto a chiunque voglia scrutare le Scritture, per avere da esse la vita.
La storia di Tobia e Sara, personaggi biblici attualissimi perche raccontano delle tante indecisioni dei giovani d'oggi di fronte alle grandi scelte della vita. Il protagonista di questa storia e Tobia, un giovane moderno": anche lui come molti giovani d'oggi ha paura di sposare la sua fidanzata, Sara. Questa e la storia di una famiglia, del suo nascere e del suo maturarsi. Una famiglia inserita in una storia di generazioni e che parla del senso della vita"